ndrangheta, esperienze di Brianza

Diceva Jannacci: questa che sun dre a cuntaf l’è na storia vera … arrivata tramite Facebook da persone che conosco e che le hanno vissute come le raccontano.

Cosa ve ne pare? Consiglio a chi legge di commentare sul blog in modo che ci si possa confrontare. Chi non è mai intervenuto sarà soggetto a un mio preventivo controllo per evitare lo spamming, dopo di che si interviene in tempo realeHo appaltato dei lavori nel 2007. Movimenti terre e urbanizzazioni per parecchi soldi…..Ho voluto la medesima impresa che aveva vinto l’ appalto per il più grosso centiere della regione al contempo il più grosso “manifesto” della Lega in p…rovincia di Como: il nuovo Ospedale S.Anna, a me limitrofo, pensando di avere scelto la formula 1 delle imprese (tra l’altro con il più brianzolo dei cognomi)…..;

… ho vissuto 2 anni a contatto con scavatoristi, autisti, carpentieri bravissimi, disponibili e geniali che mi hanno anche aiutato nel trovare le soluzioni tecniche più idonee per i problemi del cantiere che mi si sono presentate……
…. avevano tutti cognomi calabresi…..

……mesi dopo arriva un cambio di ragione sociale…..la storica impresa brianzola , gestita per decenni da un regiuu e e da una regiura che mi ricordano i miei parenti di Osnago…. viene compartecipata da nuovi soci provenienti dal sud Italia, tra cui uno dei capi della cupola della n’drangheta…..che detengono il 70 % ed iniziano a comandare…..

…..era la mossa per infiltrarsi negli appalti per expo 2015, entrare in una storica impresa del nord (in difficoltà finanziarie) per creare una sottile e silenziosa rete di imprese calabresi che piano piano avrebbe pilotato e ” acchiappato” tutti gli appalti ….

il caso ha voluto che l’impresa fallisse, nonostante i nuovi apporti di capitale , ed il marcio (poco secondo me) è venuto fuori…….. era la PEREGO STRADE di Cassago Brianza

Ed ecco un po’ di link:

Il Giorno 14 luglio 2010