paradossi della democrazia
Il Parlamento elettivo ha detto no, ma la Camera dei Lord, il residuo della rappresentanza dei nobili ha detto sì.
A Calais ci sono 3'000 minori siriani non accompagnati e il parlamento inglese ha approvato a stretta maggioranza (294 contro 276) la proposta del governo conservatore contrario alla accoglienza con la motivazione che accogliere i minori manderebbe alle famiglie del III mondo il messaggio di spedire da soli i propri figli che, per pietà, sarebbero poi accolti dall'Europa ("può inavvertitamente creare una situazione nella quale le famiglie potrebbero vedere un vantaggio il fatto di mandare avanti i figli da soli nelle mani di trafficanti senza scrupoli mettendo a rischio le loro vite nelle pericolose traversate verso l'Europa").
Ieri sera la camera dei Lord su proposta di Lord Alfred Dubs (83 anni) ha rovesciato il risultato con 279 favorevoli e 172 contrari. Dubs è arrivato in Inghilterra durante la II guerra mondiale insieme ad un gruppo di piccoli ebrei cecoslovacchi.
"Il mio messaggio ai conservatori è che nel 1938-'39 il nostro Paese accolse 10 mila piccoli rifugiati dalla Germania, dall'Austria e dalla Cecoslovacchia, ed io ero uno di loro. Oggi si tratta di accettare un numero assai minore di bambini siriani ed è vergognoso che la Gran Bretagna non lo faccia".
Siamo al paradosso, ma è un paradosso su cui vale la pena di riflettere. Nella civile Europa, nella patria della democrazia il parlamento ereditario si rivela più progressista di quello elettivo. A oggi, degli 826 membri totali della House of Lords, 92 sono ereditari, 709 sono membri a vita e 38 sono attualmente in sonno (cioè in aspettativa).
Ancora più paradossale è la motivazione: daremmo un cattivo esempio. In queste occasioni mi viene sempre in mente il romanzo di Remarque "ama il prossimo tuo" sugli ebrei in guga dal nazismo e respinti in tutte le frontiere dello schieramento antifascista. Se non lo conoscete leggetelo e riflettete sul tema della coscienza pelosa.