Basilio, il guardiano di porta

Gianni Barbacetto, uomo di punta della compagnia di giro de Il Fatto quotidiano ha annunciato la decisione di Basilio Rizzo di competere alle elezioni di Milano. Nel farlo ha scritto anche una piccola biografia di Basilio e mi ha fatto venire la voglia di aggiungere qualcosa.

Verso Basilio Rizzo ho un affetto assolutamente speciale; abbiamo un carattere diverso, ma abbiamo fatto un pezzo di strada insieme e non parlo tanto di quella in Avanguardia Operaia, ma di quella nel movimento studentesco di Scienze.

Per noi giovani inquieti lui aveva un fascino particolare e speciale: 1) era un milanese di famiglia calabrese e della sua origine meridionale conservava alcuni tratti comportamentali come quello di proteggere la sorellina minore 2) veniva da una famiglia popolare e di sinistra con un mitico nonno di cui ci parlava spesso 3) non era battezzato ed è stato il primo non battezzato che ho conosciuto 4) era il compagno a cui ci rivolgevamo quando in assemblea bisogna fare l’appello ai sentimenti per convincere gli indecisi.

Ho altre cose che mi legano a lui:

  • ci piace giocare alle carte, ai giochi che si fanno con il mazzo da 40 (briscola, scopone, tressette) e le sue partite con il nonno ogni tanto condizionavano data e ora delle riunioni
  • io sono testardo, ma lui lo è più di me. Non si cerchi di fargli cambiare opinione se prima non lo si convince e per convincerlo bisogna portare argomenti solidi
  • se sfoglio il mio album di nozze del settembre 1971 lo trovo tra gli invitati ed è una cosa speciale, perché è l’unico dei compagni di allora ad essere presente
  • come me è un perito industriale: io elettrotecnico, lui nucleare; poi nell’insegnamento le parti si sono invertite ed è finito ad insegnare elettrotecnica come rischiai di fare anche io (fu la prima nomina che mi mandò il provveditorato di Milano mentre ero a militare e la rifiutai); i periti industriali degli anni 60 hanno un imprinting particolare
  • quando ci si vede, e accade di rado, ultimamente ai funerali dei compagni di scienze ce se ne vanno (prima Giorgio Calzamiglia, poi Guido Paracchini – Pepè), mi sento un sommovimento dentro che lui ha fotografato bene di fronte alla bara di Pepè chiamandomi accanto a lui, a Lupo, a Corrado, a Guido, a Flavio per dire siamo qui con le nostre strade diverse, ma cè qualcosa di profondo che ci lega

Quando un mese fa apparvero degli appelli-lamentazioni di Franco Calamida ed Emilio Molinari per il fatto che la sinistra-sinistra rischiava di candidare personaggi d’opinione imposti dall’alto e senza una storia mentre loro sostenevano Gherardo Colombo, che però non se l’è sentita di aderire ad una candidatura oggettivamente di rottura. Chiesi e suggerii “ma perché non proponete Basilio?” e la risposta fu che Basilio non aveva dato la sua disponibilità.

La vedo così: la sinistra-sinistra, nell’era del PD di Renzi, può solo fare opposizione anche in ambito comunale e d’altra parte si tratta di un’area che, in ambito milanese, può contare tra il 3 e il 5% ed è giusto che essa trovi una sua rappresentanza istituzionale (meglio questa dell’appoggio ai 5 stelle o dell’astensione). Se sceglie Basilio può contare:

  • su una esperienza ultratrentennale della politica milanese
  • su una figura assolutamente adamantina di fronte a cui destra, sinistra e 5 stelle devono togliersi il cappello
  • su un grande rispetto delle istituzioni e del loro ruolo

Mi auguro che Sala ce la faccia, ma che vinca lui o vinca Parisi, la amministrazione di Milano dovrà fare i conti con politiche di sviluppo e con la costruzione di una nuova identità di Milano. In quelle politiche saranno necessarie scelte urbanistiche importanti (in primo luogo il destino dell’area Rho Pero dell’expo).

In quel contesto servirà uno che pianti i paletti quando bisogna piantarli, uno che metta in guardia da certi rischi, uno che difende le istituzioni quando l’esigenza di fare corre troppo in fretta e Basilio è la persona giusta.

Mi auguro che sia Sala, sia Parisi gli riconoscano un ruolo di garante-controllore. Se votassi a Milano non voterei per lui, ma mi auguro che porti a casa un bel risultato.

Auguri Basilio, sei un po’ testardo, ma hai una grinta e una pazienza invidiabili.