mi rendo conto che serve un Bondi ma …

Avere un Bondi per creare l’effetto crollo (non di Pompei) può essere utile a tanti in un ceto politico perennemente alla ricerca di una ragione per creare l’incidente.

Non mi meraviglio. F&L aveva proposto le autodimissioni di Berlusconi per ridiscutere tutto in un quadro politico e programmatico nuovo. Si è detto di no e fatico a capire cosa potrà uscire dall’incontro Bossi Fini di domani.

In molti esprimono preoccupazioni e segnalo a tutti l’editoriale di Piero Ostelllino sul Corriere di oggi. Alla Marcegaglia si è aggiunto oggi Marchionne: ci vuole stabilità, ci vuole capacità di governo. Il mondo economico e produttivo avanza una esigenza ma il mondo della politica come osserva Ostellino si muove su tre fronti tutti da pieni macerie reali e potenziali.

Persino Gianni Letta padre di tutti i mediatori dichiara di vedere prospettive di mesi e non di anni.

Così ci va di mezzo padre Bondi ministro per tutte le occasioni, disponibile per tutte le necessità (gestore di Villa San Martino, coordinatore di Forza Italia, ministro) nei secoli fedele: uomo di cose sensate e di molti auspici franato sulle macerie di un paese costruito sul laissez faire.

Come dice Jena, su La Stampa Forse è l’ultima volta che possiamo dirlo, e allora diciamolo: «Piove governo ladro» e potremmo anche aggiungere, pensando a Bondi, muoia Sansone con tutti i filistei .