il lodo di Esopo

Sono curioso di ascoltare Maroni ed Alfano lunedì pomeriggio alla assemblea annuale di Confindustria Monza. Il tema dell’incontro è Etica, giustizia e sicurezza. Il titolo, scelto da tempo, diventa improvvisamente attuale. Sembra che Confindustria Monza riesca a prevedere il futuro.

Alla assemblea dello scorso anno c’erano sia Berlusconi sia Marcegaglia e in quella sede Berlusconi avanzò le prime profferte per portare Marcegaglia al governo. Come è noto gli andò male e, per ritorsione contro la Emma rampante, qualcuno ha pensato di trattarla come Boffo.

Stasera a proposito di sicurezza abbiamo nei telegiornali la cattura di un importante capomafia. Maroni è a posto anche se su Terzigno c’è qualche problema.

E Alfano?

  • Lodo 1: segato dalla Corte Costituzionale
  • Lodo 2:  Berlusconi dichiara che non lo interessa e non lo ha mai interessato. Siamo alla favola della volpe e l’uva.

Esopo (da Wikipedia)

Una volpe, dopo aver sognato di raggiungere un grappolo d’uva, si sveglia accorgendosi che quel grappolo esiste davvero. L’animale affamato tenta con grandi balzi di staccare il grappolo ma ogni sforzo è vano. Constatando di non poterla raggiungere, esclama: “tanto è ancora acerba!” . La morale è: È facile disprezzare quello che non si può ottenere.

Da un proverbio persiano: il gatto che non può raggiungere la carne dice che ha un cattivo odore. In effetti stasera Fini ha dichiarato che il lodo costituzionale serve a salvaguardare una carica ma, se chi lo propone, propone la reiterabilità, vuol dire che intende difendere una persona e non un carica. Come dargli torto?

Cosa dirà Alfano?

Probabilmente ci parlerà della riforma della giustizia e lo ascolterò con attenzione, visto che si tratta di un politico giovane e intelligente, ma come giustificherà il fatto di aver lavorato e sollevato un can can su una cosa che al Presidente del Consiglio non interessa e rispetto alla quale il Presidente della Repubblica osserva che il suo ruolo è già garantito nella costituzione?

Se a tutto ciò sommiamo la scadenza di dicembre quando, con un probabilità molto alta, la Corte Costituzionale metterà dei paletti anche sul legittimo impedimento (con consegiente riapertura del processo Mills) rimane solo una spiegazione: la volpe ha deciso di andare alle elezioni e l’uva non gli interessa più perché se si va alle elezioni, è bene presentarsi in veste di san Luigi: ma chi l’ha detto che faccio le leggi ad personam; sono gli altri a perseguitarmi.