Volere volare – Maurizio Nichetti
Volere Volare è un film del 1991 ambientato a Milano e mi ricordo bene quando uscì; si usciva dai mitici anni 80 e Nichetti ci propose una tenera storia d'amore che va proprio bene come film di Natale. Il mondo moderno visto con gli occhi dell'innocenza. Mi chiedo se oggi si potrebbe ancora pensare un film così. E' cambiato il mondo, è cambiata la gente e chissa, dentro la crisi, se c'è ancora modo di sorridere.
Maurizio Nichetti è Maurizio un doppiatore di cartoni animati che anche fisicamente sembra un cartoon. Passa le sue giornate alla ricerca di effetti sonori speciali e li trova nei negozi di ferramenta tra trombette (così lo chiama Martina), viti che scricchiolano, vibrazioni di quelle che ti fanno tremare i denti.
Maurizio ha un fratello Patrizio con cui divide lo studio di doppiaggio; Patrizio Roversi fa il doppiatore di film porno, perennemente circondato da ragazze seminude e, quando gli chiedono come mai lui parla emiliano mentre Maurizio no, risponde che la sua mamma era emiliana e quella di Maurizio no. Ah allora il suo babbo si è sposato due volte. No, non si è mai sposato, però viaggiava molto.
Mariella Valentini è Loredana, la bella amica di Martina, esperta di uomini e che cerca di non farseli scappare, se capitano.
Tra Maurizio e Martina, il timido imbranato e l'assistente sociale, potrebbe nascere una storia vera, tra timidezze e passioni ed ecco che Maurizio (per l'emozione o forse perché è un cartoon) si trasforma gradualmente in un cartoon, prima le mani che si staccano dal corpo e rappresentano le pulsioni prive dei condizionamenti. Poi l'intero corpo.
Ma i due si amano per davvero perché Volere è Volare e mentre il cartoon di Maurizio e la Finocchiaro si rigirano nel letto la cartoon papera svolazza per la stanza e, alla fine, commenta: Certo che ci vuole proprio un bel coraggio a fare l'amore con una donna, vera.
Cercatelo e rivedetelo.