la politica fatta dalle donne

La ministra della Giustizia Cancellieri ha detto la sua: "E' falso e bugiardo chi sostiene che io sia intervenuta sulla magistratura. Non chiederei nulla che non fosse nel rispetto della legge. Non mi sono mai occupata di scarcerazione, è una falsità, non ho mai fatto nulla che non sia un mio preciso compito: non è mai successo che il Dap intervenisse per una scarcerazione. Chi dice questo è falso, bugiardo e ignorante …

Guardiamo ai fatti: per quelli voglio essere valutata, non per le ombre. Si smetta la caccia alle streghe. Sono mai venuta meno ai miei compiti durante tutti gli anni della mia carriera? Per questo voglio essere giudicata. Io non sono mai venuta meno ai miei compiti per un mio amico: non lo farei per un amico e neppure per un fratello. Operazioni politiche dietro la mia vicenda? Non sta a me dirlo però molti osservatori politici lo hanno detto con molta chiarezza. Posso anche fare un passo indietro se il Paese lo chiederà, a me interessa che il governo Letta vada avanti e continui perché è l'unica e giusta risposta ai bisogni del Paese. Ma io resterò nel governo solo se potrò farlo con piena dignità, non sarò mai un ministro dimezzato".

Oggi pomeriggio riferirà in parlamento e io spero che il suo intervento per i primi dieci minuti consista nella lettura dei nomi e cognomi dei casi di mala-detenzione su cui è intervenuta negli ultimi mesi.

Nel suo modo di fare ci sono due cose che mi hanno colpito favorevolmente:

  • Parla come un funzionario dello Stato di quelli seri, esprimendo un'etica della responsabilità che questo paese ha in larga misura smarrito. Su certe cose non si fanno le battute, nemmeno per scherzo
  • Parla e agisce in maniera diretta senza farsi consigliare dagli spin-doctor. In questo mi ricorda un'altra persona seria che vedete al suo fianco nella immagine del post. Secondo me in questo c'è un modo di concepire la politica senza compromessi e secondo fini che è tipica dell'approccio delle donne alla politica.

Chapeau. In un mondo pieno di qualunquismo, di battute gratuite, di smarrimento dell'etica della responsabilità e di quella della solidarietà, viva Anna Maria Cancellieri e viva Elsa Fornero. Al governo c'è una terza donna con queste caratteristiche, si chiama Emma Bonino e infatti hanno cercato di infangarla, senza successo, sul caso di Alma Shalabayeva.