voto palese o voto segreto?
Matteo Renzi dichiara a un forum del Messaggero: «Io sono per il voto palese se questo può servire a fare in modo che ogni senatore si assuma la sua responsabilità».
La frase merita di essere analizzata dal punto di vista logico: A–>B
Come è noto il "condizionale materiale" è un connettivo che si limita ad affermare che non accade mai che il conseguente sia falso essendo vero l'antecedente. La sua tabella di verità è VV V, FV V, FF V, VF F
Il nostro antecedente è "votare in modo palese può servire a fare in modo che ogni senatore si assuma le sue responsabilità" mentre il conseguente è "io sono per il voto palese". E' del tutto evidente che l'antecedente è falso perché i senatori codardi (dell'area 5 stelle, SEL e PD) che, in cuor loro, voterebbero a favore di Berlusconi non si assumeranno mai la loro responsabilità a viso aperto e dunque più che aumentare il senso di responsabilità fa aumentare la disciplina.
Una cosa meno nota sul condizionale materiale è che "se la premessa è falsa allora si può concludere indifferentemente con la verita e falsità del conseguente" e dunque Renzi può dichiarare tranquillamente di essere a favore e contro al voto palese.
Chissa se Renzi si è reso conto di aver detto una cazzata?
Un'altra fantastica affermazione, in area PD, che ho sentito sostenere dice che si è per il voto palese perché non si tratterebbe di votazione su persone ma di votazione per l'applicazione di una legge (essendo la questione personale tutta interna alla sentenza).
Questa mi ha fatto venire in mente i cartoons in cui gatto Silvestro cava le unghie tentando di non scivolare su una parete di vetro verticale. A me sembra una di quelle astuzie alla Ghedini che di solito non mi trovano d'accordo.
Si potrà discutere se sia un bene che il regolameto parlamentare accetti il principio generale attualmente applicato dalla scuola alle altre assemblee elettive secondo cui le votazioni su persone si effettuano a scrutinio segreto a meno che sia l'interessato a richiederlo o sia d'accordo la totalità dei votanti.
Sulla questione propendo comunque per il garantismo dello scrutinio segreto che aumenta la libertà del parlamentare, ma di una cosa sono certo: non si tratta di una discussione da iniziare a partire dal caso Berlusconi.