ci riprova e non capisce che … 1

ANSA – Nella memoria difensiva depositata questa mattina, Silvio Berlusconi chiede la ricusazione di alcuni membri della giunta del Senato che deve decidere della sua decadenza. Nel testo, in possesso dell'ANSA, si chiedono le dimissioni dei senatori che hanno già espresso una posizione e, in subordine, la sospensione del giudizio e la ricusazione.
"E' fatto notorio che la quasi totalità dei componenti" della giunta per le autorizzazioni del Senato, "e ciò che è ancor più grave in particolar modo proprio il relatore, hanno già ampiamente anticipato il proprio parere sull'esito del giudizio che andranno a esprimere nella camera di Consiglio".

Berlusconi si appella al giusto processo, visto il carattere "giurisdizionale" della giunta, e osserva che "in linea astratta" anche chi si sia espresso in suo favore viola il principio di terzietà. Ma "è evidente", scrive, che altri e non lui hanno eventualmente interesse a rilevarlo.

Poiché non è possibile sostituire i membri della giunta, Berlusconi chiede dunque le dimissioni dei componenti "che hanno già espresso il proprio convincimento, in particolare i senatori Stefano (Sel), Pezzopane (Pd), Buccarella (M5S), Casson (Pd), Crimi (M5S), Cucca (Pd), Fuksia (M5S), Giarrusso (M5S), Pagliari (Pd), Moscardelli (Pd)". Il passo indietro permetterebbe, sottolinea, "la formazione di un collegio giudicante quantomeno apparentemente imparziale". "In via subordinata", la soluzione proposta è la sospensione del giudizio sulla decadenza e l'invio degli atti "alla giunta per il regolamento" del Senato, perché "si provveda a regolamentare la possibilità di astensione e ricusazione nonché di sostituzione ai fini di un giusto processo".


Come ho già avuto modo di osservare un po' di coerenza non guasterebbe. Se si tratta di un organo giurisdizionale, come mai i suoi burattini, nel momento della votazione, se ne sono andati?

Posso dire che non lo capisco? Con una mano sta sfasciando le istituzioni democratiche e con l'altra prosegue con le manovrine ghediniane. A cosa punta a spostare la decisione sino alla sentenza del tribunale di Milano?

Ho scelto questa foto perché, a parte la maglietta, dietro di lui si vede quel campione di finezza giuridica che si chiama Mario Borghezio. Era il 2011 e i rapporti con la Lega di Bossi erano ottimi.