regole a corrente alternata

Parliamoci chiaro: in nome delle regole dello stato di diritto che vengono richiamate continuamente non si cambia il regolamento del Senato perché bisogna votare sulla decadenza di Berlusconi.

Una delle regole della democrazia è che una assemblea, quando vota su persone, lo fa a scrutinio segreto.

Dunque:

  1. Non si cambia il regolamento del senato perché qualcuno teme i franchi tiratori
  2. Se si dovesse cambiare il regolamento non lo si dovrebbe applicare per una votazione già indetta
  3. Chi dovesse avere problemi di franchi tiratori farebbe bene a ritirarsi a vita privata
  4. Mi piacerebbe che i senatori che dovessero, in cuor loro, sentirsi di votare in dissenso con i loro gruppi, lo facessero a viso aperto, motivandolo ed assumendosene la responsabilità
  5. Mi è capitato presiedendo il Collegio Docenti di chiedere se il Collegio medesimo intendeva procedere a votazione su persone a scrutinio palese; ho sempre precisato però che una decisione del genere poteva essere operativa solo in caso di unanimità. Esistono dei poteri che non sono giuridicamente disponibili per alcuna maggioranza e spero che il presidente Grasso, prestigioso ex magistrato, lo faccia presente
  6. Ascolterò con attenzione gli argomenti dei komheinisti di sinistra. Gli argomenti su princìpi di democrazia e non sulle opportunità che in questo caso i chiamo opportunismo.

Mi sono preso il gusto di riportare i titoli dei diversi quotidiani on line da cui emerge che l'idea di documentare e/o approfondire non fa più parte del lavoro giornalistico che consiste invece nel gridare e applicare il principio della "notizia inqietante". Vogliamo scommettere che non se ne farà nulla, anche perché i regolamenti parlamentari non si cambiano in un attimo?

In proposito vi segnalo un bell'articolo di documentazione comparso sul Sole 24 ore  Le tappe del voto sulla decadenza di Berlusconi di Nicoletta Cottone in cui, a capitoli si illustrano le diverse fasi: La discussione / Il primo voto  / La nomina del nuovo relatore / Berlusconi potrà difendersi / Il codicillo per un ulteriore slittamento  / Voto sulla decadenza in Giunta  / La trasmissione all'aula della decadenza / Pietro Grasso dovrà fissare la data della seduta in aula / Il voto segreto in aula / Voto definitivo

Quel che si capisce è che, alla fine, grosso modo a fine ottobre, non se ne farà nulla perchè dovrebbe intervenire la pena accessoria stabilita dal tribunale di Milano.

Il Fatto quotidiano

Berlusconi, Grasso ferma Pd, Lega e M5S
'Il regolamento dice che il voto è segreto'
Il Carroccio si accoda ai 5 stelle e chiede voto palese su decadenza. Anche i democratici a favore
Il presidente del Senato: "Applico regole, ma aperto a scelte partiti". Schifani: "Nessuno avalli blitz"

Libero

coltellata della lega
Epifani, Maroni e Grillo "Voto palese su Berlusconi"
Maroni sta con Pd e M5S
Il capogruppo Bitonci: "No a sotterfugi e giochetti". Poi si accodano i dem.
Schifani: "Non è previsto dal regolamento"

Il Giornale

Decadenza Berlusconi Grasso taglia corto:
"Il voto in aula è segreto"
Pressioni per il voto palese in Aula per decidere sulla decadenza del Cavaliere. Schifani: "Non è previsto dal regolamento del Senato"

Il Messaggero

Berlusconi, anche il Pd per voto palese
Pdl in trincea, Schifani: «No a blitz»

La Repubblica

Berlusconi, scontro sul voto palese
Dem, Udc, Sel, M5S e Lega: maggioranza dei senatori contro lo scrutinio segreto sulla decadenza del Cavaliere. Pdl quasi isolato

L'Unità

Decadenza del Cavaliere in aula
Zanda: «Pd desidera voto palese»
Mercoledì sera la Giunta del Senato vota. Zanda: «Il Pd desidera il voto palese». Sì di Casini (Udc). Schifani (Pdl) contro. Alfano: «Il Pd mette a rischio il governo» | Palazzo Madama: il regolamento prevede solo la votazione segreta. Morra (M5S): martedì proporremo di modificarlo. Grasso: «Mi atterrò al volere della maggioranza».