un principio e le sue varianti

Probabilmente l'attacco ad un po' di siti militari siriani ci sarà a partire da giovedì e avrà le caratteristiche dell'intervento chirurgico: dal mare e dal cielo senza coinvolgimento diretto e con una durata tempoale limitata.

Gli USA, il Regno Unito e la Francia sembrano ormai decise e la mia prima impressione è stata: meno male che si manda un messaggio in giro per il mondo; le armi chimiche non si usano, men che meno si usano sulla popolazione civile, chi lo fa riceve una martellata sulle unghie.

  • risposta limitata ad un crimine efferato ma limitato
  • risposta da parte di alcuni paesi, e non tramite l'Onu, visto che Russia e Cina ciurlano nel manico
  • intervento a botta calda perché i crimini impuniti, e questo lo è stato, con il passar del tempo vengono dimenticati e consentono a chi li compie di ritenersi impunito e di riprovarci
  • intervento che non si schiera dall'altra parte perché se di qua ci sono dei "nazisti sostanziali" vestiti in doppio petto dall'altra parte c'è una guerriglia dominata dal fondamentalismo islamico
  • Obama cercherà di disporre del massimo di prove ma, par di capire, dopo la tempestività di Internet, che non si riuscirà ad andare al di là di un po' di comunicazioni radio intercettate, di qualche autopsia, perché Assad ha fatto passare un po' di giorni e, prima di aprire agli ispettori, ha dato un'altra ripulita con le armi convenzionali

La domanda di fondo rimane: ma con tutti questi se e questi ma, perché intervenire? Mi sembra una domanda ben posta. La mia risposta, se volete dominata dalla emozione legata alla lettura dei libri di Del Boca sulle porcherie fatte dall'Italia nel 28 in Libia e nel 35-37 in Etiopia, è stata già messa all'inizio: per certe cose non c'è impunità e se l'ONU fa la parte della Società delle nazioni degli anni 30 se ne occupi l'occidente. Meglio sarebbe se lo facesse tramite la NATO.