gas nervino

Le notizie sono da ieri mattina su tutti i mass media: 250, 700, 1300 morti a Damasco – bombardamenti con il gas nervino.

C'è molto orrore e c'è molta cautela. Personalmente, avendo appena finito di rileggere il libro di Del Boca dedicato alle efferatezze italiane in Libia e in Etiopia, sono colpito e spero solo che quanti fanno osservare che è da escludere il bombardamento nel giorno dell'arrivo degli ispettori ONU giunti proprio per verificare la veridicità delle efferatezze precedenti.

C'è però qualcosa che non mi convince: la rapidità dell'intervento in Egitto e la lentezza di quello in Siria.

Da una parte si interviene con rapidità ed efficienza contro un sistema che stava andando verso il fondamentalismo islamico e, dall'altra parte, si va molto cauti verso l'ultimo dei regimi arabi di tipo baathista (laico-nazionalista). Come se il mondo occidentale e la Russia dicessero: andiamoci piano che, almeno, di questi ci possiamo fidare.