bicicletta: sì al giubbetto catarifrangente ma …

Leggo dal sito del Corriere on line che, in base al nuovo codice: In bici la sera? Solo con il giubbetto. Sono d’accordo ma penso anche alle tante cose in cui da ciclista non sono tutelato.

Eccone alcune:

pista ciclabile di Villasanta direzione nord sud: lungo la via Leonardo da Vinci ogni 30-50 m si attraversa una confluenza con una strada laterale. Gli automobilisti hanno il loro stop a 2 metri dalla ciclabile, ma non lo rispettano e così  quei 400 metri sono una sequela di piccole sincopi ogni mattina. La macchina frena improvvisamente ben oltre la linea di arresto; tu ti spaventi e dici: anche questa volta è andata bene. Un paio d’anni fa l’ho rischiata brutta e la macchina era quella dei vigili (che si sono spaventati)

attraversamenti zebrati ciclopedonali: situazione in miglioramento dopo l’obbligo e le sanzioni previste dal nuovo codice; ma l’attraversamento della provimciale Lesmo Vimercate, in corrispondenza della mitica Villa San Martino di Arcore rimane problematico. Quando qualcuno si ferma, devi comunque guardare chi c’è dietro di lui, perché le auto arrivano da Peregallo in piena velocità fidandosi di chi li precede. L’anno sorso in occasione di un attraversamento ho assistito ad un tamponamento multiplo di 7 auto.

Monza, via Cantore: pericolosità altissima per entrare ed uscire dal Parco all’altezza della Madonna delle Grazie. In uscita te la vedi brutta, ma proprio brutta se devi girare per via Frisi: ti giri, metti fuori la mano, ti rigiri, ma poi c’è sempre qualcuno che in piena velocità ti sorpassa a sinistra andando sulla corsia opposta perché non riuscirebbe nè a buttarsi a destra nè a frenare. In discesa è anche peggio perché, nonostante i limiti di velocità le auto arrivano alla curva dove io devo girare a sinistra a 80 km/h e oltre

Monza: via Zucchi zona a traffico limitato; allo sbocco di via Frisi le auto continuano a parcheggiare in divieto sull’angolo tra la piazza e la via; così chi esce da piazza Carrobiolo allarga la traiettoria e ti vede solo all’ultimo momento. Due anni fa mi hanno spianato: frattura di cranio e di una vertebra lombare. Tutto come prima.

Monza, via Sempione pista ciclabile e zona pedonale; in corrispondenza di ogni passo carraio e degli esercizi commerciali macchine parcheggiate che bloccano la pista; quando non ci sono le macchine ci sono i sacchi della spazzatura di bar e pizzerie. Una volta ho chiesto come mai non parcheggiano sulla strada; risposta: perchè così bloccheremmo il traffico

Monza attraversamento della via Carlo Alberto (traffico limitato) nelle ore di punta: improvvisi cambi di direzione dei pedoni (di schiena con e senza telefonino), mamme apprensive che spaventano i figli rendendo inutile il tentativo di anticiparne la reazione. Se poi usi il campanello, vieni preso a male parole perché se dai un solo colpetto non ti sentono e se lo suoni bene ti insultano