ho fatto la torta … ma ascoltavo Amato
Domani crostata autoprodotta (compresa la marmellata) per i miei collaboratori; c’è una variante al primo tentativo. Ho applicato alla crostata la massima che prevede una matrimonio felice tra cacao e pere. Così ho preparato una cremina molto ristretta a base di cacao e l’ho mischiata alla marmellata di pere Williams. L’assaggio a freddo sembrava positivo. Domani vedremo il risultato.Mentre preparavo la torta finiva di cuocere ho ascoltato una bella discussione a 8 e 1/2 tra Paolo Mieli e Giuliano Amato e mi è venuta la nostalgia della politica giocata in grande.
Dice Amato:
- riferendosi all’accordo di Pomigliano: ricordiamo a tutti che Marchionne ha come modello la Germania e non le fabbriche cinesi (e ce l’aveva con la FIOM)
- riferendosi alla politica: dobbiamo ripensare alle riforme come ad una cosa per progettare il futuro e non per spaventare la gente (e ce l’aveva con Tremonti e i tagli lineari)
- riferendosi all’Afghanistan: se avessimo il coraggio di riconoscere che siamo in mezzo ad una guerra e dobbiamo comportarci in maniera coerente, discutere senza aver paura delle parole, faremmo un bel passo in avanti (e ce l’aveva con il patrio-pacifismo all’italiana)
- riferendosi alle celebrazione per il 150° dell’unità (lui che presiede il comitato): dovremmo riconoscere che il risorgimento con tutti i suoi difetti è stato l’unico modo percorribile per arrivare all’unità; ma ora è anche il caso di parlare del brigantaggio o dell’esercito borbonico (e spiazzava la Lega)
Condivido e sottoscrivo anche grazie agli interventi intelligenti di Mieli: l’improvvido Berlusconi sta battendo il record di durata di Helmuth Kohl, forse è il caso di riflettere.
Qualche ora prima avevo sentito a Radio Radicale un dibattito dal Senato sulla approvazione di una leggina a favore dei minori:
- hanno parlato solo donne; come ai vecchi tempi il sociale compete alle donne
- ho ascoltato infiorettature senza senso perché tutti dovevano dire che il provvedimento è un compromesso, ma va bene così (PD. PD-radicali, PDL, PD-teocon). Non mi vengano a dire che le donne in politica sono diverse, perché le quattro di stasera erano proprio uguali ai maschi
- il record l’ha raggiunto la senatrice radicale sostenendo che il provvedimento ha il suo difetto già nella distinzione tra figli naturali e figli legittimi; e io mi chiedevo: in che senso una distinzione che aiuta a capire e che supera quella più cara ai conservatori tra figli legittimi ed illegittimi ha effetti discriminanti. Ho avuto l’ennesima conferma di un parlamento in cui si parla a vanvera
- poi è finito il viaggio di ritorno dall’Esselunga per la spesa e non so dirvi come sia finita