vogliamo scommettere?

Vogliamo scommettere che da domani a Berlusconi guariscono sia gli occhi sia l'ipertensione?

Stamattina la coppia di avvocati-parlamentari Ghedini e Longo hanno depositato in corte d'appello a Milano l'istanza affinché la Cassazione sposti a Bescia i due processi in dirittura d'arrivo (falso in bilancio e Ruby) per incompatibilità ambientale.

Con l'istanza, fino alla decisione della Cassazione, si bloccano le sentenze, anche quella d'appello prevista per il falso in bilancio. Il gioco è sporchissimo e ricorda le vicende dei processi per la strage di piazza Fontana: spostare, rinviare insabbiare. Ricominciare daccapo. Dare tempo al tempo.

Opporsi a certi giochini in nome del diritto-dovere a concludere i processi è considerato un segno di persecuzione.

Sono assolutamente indignato. Stasera al TG3 la notizia è stata data in meno di un minuto, molto meno del tempo dedicato nei giorni scorsi alle proteste per le dichiarazioni del senatore Migliavacca che aveva commesso l'errore di rispondere ad una domanda troppo in avanti di un giornalista di Sky. La domanda era: se i giudici di Napoli chiedono l'arresto voi cosa fate? Invece di dire che la richiesta non c'è, Migliavacca disse: guarderemo le carte, come facciamo di solito, e decideremo nel merito.

Si è scatenato il finimondo: PD giustizialista; ecco la prova del complotto; altro che rassicurazioni di Napolitano.

Ed ecco la contromossa. Di ronte al rischio di condanna, bloccare i processi.

Leggo che oggi al processo Ruby2 (quello contro Fede e Mora) una giornalista 29enne che lavora per TGCom, coinvolta nelle cene, ha dichiarato che, tra una cosa e l'altra, ha ricevuto, da papy,  complessivamente più di 800 mila euro per danno di immagine. A proposito di immagine, guardatevi la sfilata delle signorine comparse oggi in qualità di testi.

Berlusconi non va sconfitto per via giudiziaria, ma non si capisce perché per lui i processi non finiscano mai e non perché è perseguitato ma perché i suoi due avvocati parlamentari campano di cavilli e di procedure. E ci si meraviglia se poi quelli di 5 stelle dichiarano, senza guardare nulla, noi voteremo per la ineleggibilità (per conflitto di interesse legato alle concessioni televisive per la pubblicità) se il problema si porrà al parlamento.