La volpe e l’uva
Il Cavaliere, senza cavallo, dice: «Il Professor Monti guarda alla realtà dal buco della serratura, ha sempre avuto la sicurezza dello stipendio e quindi non conosce la lotta di chi lavora per lo stipendio ed è abituato da professore a parlare ai discepoli senza una contrapposizione dialogica. È abituato a vivere con la sicurezza dello stipendio e non sa quali sono le lotte che un imprenditore deve affrontare. Al governo abbiamo visto cosa ha combinato e il disastro in cui ci ha cacciato».
Poi ha fatto capire di essere molto offeso per essere stato trattato come uno di cui si fatica a cogliere la linearità dei ragionamenti: «Non mi ha detto nulla, non mi ha fatto una telefonata». C'è infine l'ultima giravolta a chi gli fa osservare di essere stato lui a proporre Monti come guida del suo schieramento: «Monti sarebbe stato federatore dei moderati, non sarebbe stato necessariamente premier. Sia chiaro che non ho proposto Monti presidente del Consiglio».
Cosa pensare?
- Il peggio che si possa dire ad una persona è di essere un professore, cioè un abitudinario con lo stipendio garantito che non sa nulla della vita. I professori vedono il mondo dal buco della serratura (ce lo dice un voyeur esperto, come abbiamo saputo dalle cronache giudiziarie). I professori ringraziano e ringraziano tutti i lavoratori pubblici. L'avrà detto perché un certo tipo di qualunquismo ha sempre pagato a destra e potrebbe servire a farsi amare da un pezzo di elettorato leghista.
- Quando facevo il preside su a Monza ho conosciuto qualche imprenditore vero di quelli che passano la giornata ad innovare prodotti e a cercare lavoro per far marciare l'azienda. Anche se in molti la pensano diversamente, non capisco in che senso siano imprenditori quelli che producono beni inesistenti e che hanno fatto le loro fortune sulle TV, sui calciatori, sulla pubblicità e sulle speculazioni finanziarie. E magari si incazzano se la magistratura pretende che, almeno, si rispettino le regole. L'Italia ha un significativo settore manifatturiero che è quello che crea valore, crea lavoro e che è stato regolarmente svillaneggiato dalle politiche di centro destra. Il rilancio del manifatturiero è una delle sfide importanti cui dovranno mettere mano i futuri governanti (il centro sinistra o una eventuale coalizione allargata).
- Berlusconi è un arrogante e più delle critiche non sopporta di essere trattato come un elemento residuale. Si offende perché da qualche mese nessuno lo prende molto sul serio e non si accorge che, con i suoi comportamenti, sta determinando, persino tra i suoi fedelissimi una situazione di scoramento. Non si rende conto che non sta giocando a poker e che i suoi continui contorcimenti in nome della tattica più spregiudicata non sono più credibili. Dunque quando proponeva Monti come federatore e leader dei moderati non intendeva Presidente del Consiglio. Tutti avevano capito male. La dichiarazione serve sul versante leghista. E' disposto a rompere con Formigoni in nome dei voti leghisti in Lombardia. E' disposto ad avere una lista Formigoni anche per il Senato. Come finirà lo sapremo nei prossimi giorni ma chi pensa di costruire il futuro ragionando sulle alleanze contro non è destinato ad andare lontano. Oggi, nel primo pomeriggio, Maroni ha scritto su Twitter "Monti è il nemico del Nord, impedirgli di tornare al governo è un imperativo categorico per noi. Chi è contro Monti è alleato della Lega". Anche questo fa parte della strategia della favola di LaFontaine La volpe e l'uva. Non ci arrivo a prenderti e allora dico che non sei matura. Chissa se Maroni-ramazza la pensa davvero così. La Lega non è un partito padronale e dunque non è molto brava a giocare a poker.