primarie PD: forza e debolezza
Io sono fuori dal giro delle comunicazioni informali e vi assicuro che, nonostante abbia una certa dimestichezza con la rete, non sono riuscito a trovare le risposte ad alcune domande su quel che accadrà da domenica in poi. Mi scuso pertanto per eventuali imprecisioni e per la citazione di problemi che, magari, sono già stati affrontati e risolti.
Gli elettori delle primarie votano su scala provinciale e saranno inseriti nella lista regionale un certo numero di candidati di ogni provincia. Il numero è stato predeterminato su base regionale tenendo conto dei deputati da eleggere e dei voti presi dal PD in ciascuna provincia.
Punto di Forza: il PD si impegna per fare in modo che il punto di vista degli elettori conti nonostante la legge elettorale preveda liste in cui si viene eletti su base regionale in ordine di presenza nella lista. La scelta di riferirsi allla dimensione provinciale è giusta e va nel senso di legare l'eletto al suo bacino elettorale. Si va nel senso di primarie di collegio per future elezioni di collegio.
Punto di Debolezza: Si possono esprimere solo due preferenze obbligatoriamente di genere diverso. 1) si creeranno disparità tra le diverse provincie in base al diverso numero di candidati resisi disponibili. Per esempio a Siena ci sono 4 posti per 4 candidati e c'è una sola donna mentre, sempre in Toscana, ci sono casi con molti candidati per 2 posti. 2) sarebbe stato opportuno che la uguaglianza di genere fosse prevista anche nelle candidature e non solo nel risultato. Se c'è una sola donna ed è, praticamente, obbligatorio votare un uomo e una donna, questa donna prenderà un sacco di voti. 3) D'altra parte la possibilità di candidarsi è stata fortemente influenzata dai tempi molto stretti per la raccolta delle firme di sostegno e dunque persone valide hanno desistito.
Punto di Debolezza: Dopo le primarie con che criterio verranno collocati in ordine regionale i vincitori delle primarie provinciali? Se la Toscana ha 47 deputati da eleggere, ma il PD ne elegge (supponiamo) solo 20, chi saranno i primi 20? Come si medierà tra peso elettorale del PD, numero di voti del candidato, dimensione del bacino elettorale, diversità di genere, … Qualche "ingiustizia" verrà fuori ma "solo chi non fa niente non sbaglia".
Punto di Debolezza: i tempi ristretti hanno impedito a persone valide di candidarsi e comunque l'elettore come potrà orientarsi visto che non ci sono stati nè confronti nè materiali documentari che consentissero di far emergere le differenze? Non ci voleva molto a pubblicare sul sito del PD provinciale 20 righe di spunti e 20 righe di biografia curate da ogni candidato. Sarebbe stato più utile verso noi elettori che vedere questi tapini rincorrere le feste di Natale alla ricerca di firme.
Punto di Forza: i cosiddetti garantiti veranno inseriti nella lista dalle diverse direzioni regionali (immagino sulla base di una proposta di ripartizione nazionale). Ciò dovrebbe permettere di spalmare il peso dei "nominati" o "garantiti" evitando che qualche provincia faccia da portatrice d'acqua, come si usava nel PCI (i famosi collegi sicuri di una volta).
Punto di Debolezza: i "garantiti" toglieranno spazio a persone che hanno vinto le primarie su base provinciale. Forse sarebbe stato un bene obbligarli a correre comunque, magari in più di una provincia della stessa regione.