in momenti come questi

Dopo l’ennesimo annuncio di Berlusconi e dopo l’ennesimo rintanamento nella cuccia del fido scendiletto Alfano, mi chiedo come ci si debba sentire ad essere parte del PDL. Non parlo di quelli che da anni fanno solo quello che dice il capo e che se, in un fugace momento di tentazione, pensano, subito dopo se ne pentono e chiedono perdono. Mi riferisco a quelli che ci credono, ci hanno creduto e che continuano a cercare di salvare se non il consenso, che altri hanno bruciato, almeno la dignità.

Come si sente oggi Giorgia Meloni, malvista dagli ex colonnelli di Fini rimasti a governare il PDL (La Russa e Gasparri) per esssersi candidata alle primarie? Il lucido La Russa si apprestava a fare da burattinaio di Alfano e compare questa rompicoglioni. E ora addirittura ricompare “lui”.

Come si sentono gli attivisti, quelli che ci hanno creduto e che hanno qualche idea in più del pubblico pagato di forum o dello spettatore tipo della vita in diretta?

I due lucidi commentatori di centro destra, Mario Sechi e Giuliano Ferrara, sostengono che il fallimento è stato profondo e che la ripresa potrà venire solo da un lavoro di lungo periodo in cui si deve partire (dice l’elefantino) facendo il cane mansueto che difende la casa ed evitando di uscire a caccia in branco. Ferrara consiglia di Stare a Cuccia mentre Sechi dà semplicemente per finita l’intera epoca e guarda solo a Monti e Draghi.

Aspettiamo di vedere il numero di persone che si recheranno a votare oggi e poi aspettiamoci in settimana un colpo di teatro perché a mister B. piacerebbe tanto rifare quello che fece a suo tempo contro la “gioiosa macchina da guerra” di Achille Occhetto. C’i sono alcune differenze, grandi come una casa, ma il cabarettista di Arcore non ci bada perchè alcune cose fanno parte del suo DNA: 1) ha già dato prova di sè 2) lo sfascio della democrazia italiana è andato molto a fondo, ma ci sono due carte di ricambio il PD e il movimento 5 stelle 3) ci sono i poteri forti, nazionali e internazionali, che non si fidano di lui 4) le promesse sulle cose impossibili le ha già fatte e non le ha mantenute.