- Che domenica, nonostante le pastoie burocratiche, vada a votare un sacco di gente: più di 3 milioni
- Che Bersani e il PD tengano fede alla affermazione secondo cui tutto questo ambaradan verrà usato in futuro per consultare il nostro popolo
- Che domenica nessuno dei due (Bersani e Renzi) superi la soglia del 50% in modo che si arrivi ad un ballottaggio di quelli veri. Bersani al ballottaggio sarà votato dai vendoliani che lo percepiscono come male minore, ma saremmo di fronte ad una sfida vera tra due concezioni diverse della politica, delle regole, del governare; insomma una di quelle cose che, facendo chiarezza, fanno bene alla politica e al centro sinistra
- Che nel nostro elettorato si capisca che non è proponibile, 30 anni dopo, la lunga marcia attraverso le istituzioni come pensava il PCI con un +1 o +2% ad ogni elezione. Il tetto fu raggiunto alla fine degli anni 70 con il 34% ma oltre quello non si va se non si cambia politica. Il PD è andato sotto il 20% e sta risalendo ma serve lo sfondamento per farcela
- Il PD non può pensare di governare davvero se non conquista un pezzo consistente di elettorato centrista e moderato e in questo Renzi è meglio di Bersani; lo so, c'è un rischio, quello di perdere spezzoni di sinistra; ma mi chiedo, con l'altra politica non c'è il rischio di perdere il terno dello sfaldamento del PDL?
- Mi auguro che vinca Renzi, ma anche in caso di vittoria di Bersani, è importante che nel PD si sia dato un segnale di rinnovamento vero, così come è importante che una serie di persone capiscono che è ora di smettere. Stasera Rosy Bindi ha detto che lei resta perché è ingiusto che chi si è battuto per 20 anni contro Berlusconi venga mandato a casa. Io invece penso che sia giusto, se vogliamo cambiare pagina. Basta con queste persone che nella vita sanno solo fare politica (e questo è un altro dei problemi che bisognerà affrontare)