Rima baciata
E' vero, Fornero fa rima con cimitero e dunque ieri si scandiva dall'auto di una manifestazione leghista "Monti Fornero il vostro posto è al cimitero".
Invece nel linguaggio popolare Maroni non ha bisogno di fare la rima; è proprio maroni come in "mi stai sui maroni", "mi hai rotto i maroni" e i maronisi sa cosa sono.
Ieri ho ascoltato su Rai News il comizio del segretario della Lega e mi ha colpito sfavorevolmente il linguaggio dei comizi: non si ragiona, si soffia nei tromboni. E' una cosa che mi dà un fastidio fisico quando la vedo all'opera da parte di Susanna Camusso. Si tratta di una roba da primo 900, risuscitata negli anni 50 e morta definitivamente alla fine degli anni 60. Ieri Maroni è stato fortissimo:
- se domani il consiglio federale della Lega me lo chiederà io darò la mia disponibilità a correre per la presidenza della mia regione perché non c'è onore più grande di ….
- dopo la approvazione della legge di stabilità e della legge elettorale io chiederò al consiglio federale di ritirare la sua delegazione dal Parlamento, ma non si tratta di un Aventino …
- ha anche firmato un assegno gigante da un milione di euro a favore del comune di Bondeno (amministrato dalla Lega) colpito dal terremoto e stornato dai rimborsi elettorali (il contributo alla ricostruzione va sempre bene, l'assegno esibito modello signor Bonaventura, va meno bene, ma i simboli per la Lega sono importanti da sempre).
Ve lo immaginate il consiglio che non gli chiede di candidarsi dopo che hanno fatto i gazebo e dopo che lo va dicendo da un mese?
E a gennaio la Lega cosa fa? Cosa vuol dire che ritira la delegazione? Non vuol dire che si dimettono perché subentrerebbe l'eletto successivo e a furia di rinunce si arriverebbe ad aprile. Non vuol dire che si dimettono perché sulla indennita parlamentare non si scherza. Pecunia non olet.
Segnalo a Maroni che Consiglio suona bene con coniglio, che federale ha un vago richiamo con il Federale di mussoliniana memoria e che Aventino fa rima con un sacco di cose.
C'è un famoso film con Laura Antonelli che si intitola "Dio mio come sono caduta in basso".
Le cose non vanno meglio su altri fronti; per esempio su quello della legge elettorale. Gli autori del porcellum si sono accorti che il premio di maggioranza previsto (senza soglie) è al di là del bene e del male. Ricordo che durante il dibattito parlamentare di allora questo era uno degli argomenti usati dal PD contro la legge. Se ne accorgono ora e fissano la asticella al 42,5% in modo che il premio non scatti per nessuno.
Il PD li accusa di manovrare per determinare la ingovernabilità del futuro parlamento e dice: attenzione, se dalle urne non esce una maggioranza politica si torna a votare (come se fosse semplice farlo, ma dirlo costa poco. Controproposta: fissate la soglia al 40% oppure date al partito vincitore un premio del 10%. Sono dibattiti di questo genere a darmi l'impressione di una crisi profonda. Ha ragione Schifani quando, in maniera paradossale, dice che stanno lavorando per portare Grillo all'80%.
La questione della legge elettorale e del premio di maggioranza è una cosa seria. E' triste vedere che la soglia viene discussa, non in base a principi teorici sul bilanciamento di rappresentatività e governabilità, ma in base ai sondaggi Per prendere il premio o per impedire che venga preso).