contro le perdite di memoria “Acutil fosforo”

era una pubblicità di quando ero ragazzo diventata un modo di dire usato per prendere in giro gli smemorati: hai bisogno dell’acutil si diceva. C’era un altro modo di dire molto bello per sbeffeggiare i furboni. Hai mangiato pane e volpe?

Vi ricordate a fine aprile di quel Preside che osò dichiarare che Non ci sono fondi per i corsi di recupero. Le ipotesi sono due: sei politico generale o tutti bocciati. Era una provocazione e il ministro Gelmini reagì con un comunicato stampa in cui si diceva che quell’intervento era ingiustificato e finalizzato forse ad ottenere solo una maggiore visibilità personale.

Il ministerò diramò un comunicato in cui si dichiarava: Il contributo del Miur di circa 50 milioni di euro per le scuole indirizzato ai corsi di recupero è stato stanziato e a breve sarà a disposizione degli istituti come ogni anno. L’atteggiamento pretestuoso di qualche dirigente scolastico quindi è del tutto ingiustificato ed è finalizzato forse ad ottenere solo una maggiore visibilità personale.

Anche io penso e pensavo che un DS non debba fare il provocatore. Feci due conti e confrontai quella promessa di 50 milioni con quelli dell’anno prima che avevano fatto arrivare alle scuole circa 30 mila euro e in Collegio Docenti, in sede di approvazione dei criteri di conduzione degli scrutini ,decidemmo che sarebbero stati assegnati non più di tre debiti e che ogni classe avrebbe avuto a disposizione l’equivalente di un corso di recupero.

Abbiamo fatto gli scrutini e ci sono stati (non conteggiando le quinte) 306 promossi, 195 non promossi e 255 sospesi. In 73 casi il Consiglio di Classe ha deliberato a maggioranza, con aggiustamento di voti che hanno determinato la promozione o la bocciatura.

Gli studenti e le famiglie sono state avvertite delle carenze con debito, della materia in cui la scuola avrebbe fatto il recupero e del fatto che, con limite massimo il 30 gugno, se non fosse arrivata comunicazione del finanziamento, anche quel singolo corso di recupero non si sarebbe fatto.

L’anno prima avevamo a disposizione un po’ di risorse, ma con la nuova gestione finanziaria del ministero, siamo in credito di 450 milioni di soldi regolarmente stanziati e comunicati, che noi abbiamo speso e pagato con risorse nostre (tecnicamente si parla di residui attivi). Ora di soldi non ce ne sono più e si naviga a vista. Naturalmente siamo in sofferenza sui laboratori e sugli investimenti.

La notizia del finanziamento promesso non è arrivata nè entro il 30 giugno, nè a luglio nè ad agosto.

A fine agosto abbiamo svolto regolamente gli accertamenti e lo abbiamo fatto in modo rigoroso terminando gli scrutini il 1° settembre in modo di poter dedicare i primi dieci giorni di settembre alla programmazione del nuovo anno (dipartimenti, riunioni di classi parallele, collegi docenti).

I debiti erano stati comunicati con caratteristiche individuali e con indicazione degli argomenti oggetto degli accertamenti.

I ragazzi hanno lavorato in modo serio e questi sono i risultati: 248 promossi, 7 non promossi (tra cui 2 non presentati nonostante la disponibilità di prove supplettive). In 81 casi i CDC hanno deliberato con voto di consiglio per i casi in cui, nonostante il miglioramento significativo, non fosse stata raggiunta la completa estinzione di tutti i  debiti.

Qualcuno potrebbe concludere che il ministro Gelmini, alle prese con le felicità della maternità, abbia fatto bene a dimenticarsi; che tanto è andata bene. Io non la vedo così; spero che quei soldi arrivino alle scuole e nel nostro caso li useremo per sostenere la didattica personalizzata, con particolare attenzione alla fascia di età 14-16 anni.

Sta per partire la riforma e da noi si parte con un risultato importante: l’aumento di classi nella istruzione tecnica in contro tenenza rispetto al dato provinciale e nazionale.

Una speranza: che il ministro si ricordi anche senza l’Acutil fosforo perchè, a Brescia come in Brianza, ogni promessa è debito.