Il saluto agli studenti

Oggi ho girato nelle classi a salutare gli studenti del Bandini per la fine anno e per la fine della mia presenza nella scuola, visto che andrò in pensione dal 31 agosto.

Ho fatto dei discorsi diversi a seconda delle classi ma riassumo qui in sintesi le cose che ho detto.

  • La scuola è un momento unico nella formazione di una persona e ciò che si guadagna o si perde al suo interno non è mai ulteriormente recuperabile.
  • I cambiamenti che avvengono nella attività di studio e di formazione hanno natura molecolare, sono piccoli e impercettibili; ma ad un certo punto la quantità che varia in maniera impercettibile, si trasforma in qualità. Ti accorgi all'improvviso di non avere dato ed è troppo tardi per intervenire. Per questo non bisogna applicare in maniera sistematica la massima oggi non ho voglia lo farò domani. Va bene rinviare ogni tanto in nome "dell'attimo fuggente" ma non si deve farlo sistematicamente. In altri termini, sapendo che i cambiamenti sono impercettibili, bisogna ricordarsene ogni giorno.
  • La scuola ha il vantaggio di educare alla vita in maniera gratuita e senza secondi fini, per questo è importante.
  • Chi fa la quinta sta per fare la prima scelta importante di vita: cosa farò da grande? E' importante applicare come principio guida "scelgo quello che ho voglia di fare" e non quello che mi darà danaro o successo. La scelta va fatta tenendo però presente il principio di realtà (faccio una facoltà o un lavoro che mi piacciono e che hanno però una prospettiva).
  • Mantenere ben saldo il principio del cambiamento. Cambiare spesso progetto e farlo guardando dentro di sè: faccio ciò che mi dà felicità e quando non me ne dà in maniera adeguata faccio qualcosa d'altro. I giovani stanno cambiando ma l'Italia è ancora molto, troppo, statica.
  • Per gli Informatici di Mercurio: il computer è uno strumento, la guida è il cervello. Analizzare un problema e nell'impostarne la soluzione conservare sempre aperta la porta della generalità. Nello studiare l'Informatica abituarsi ad usare il WEB ed andare oltre la scuola. Imparare a studiare e fare da soli ricordandosi che si deve acquisire un metodo e non la padronanza di un particolare linguaggio. Bisogna conoscere ambienti e saper farli interagire.