concretezza brianzola
Da noi si dice che "a fregaà i asan diventan moeul" e cioè "ad accarezzare un asino si produce un mulo". Questo intervento fa da commento ragionato alla immagine ed è dedicato in particolare a Silvio Berlusconi che, prudentemente, è volato a Mosca per non avere l'imbarazzo di riflettere su come è andata.
In alto ci sono gli stemmi comunali di Monza, Lissone e Lesmo, tre comuni diversi per importanza e dimensione ma tutti e tre emblematici. A Monza, terza città della Lombardia la amministrazione Lega PDL non ha funzionato e la legnata è stata molto sonora (38% a Scanagatti centro sinistra, 20% a Mandelli (PDL) e 10% a Mariani (Lega, sindaco uscente).
A Lissone (Brianza profonda) la candidata di centro sinistra va al ballottaggio con il 38% contro il 28% del candidato PDL e rimane fuori la candidata leghista moglie dell'onorevole Meroni già sindaco per due tornate (è la fine di una dinastia). Lega e PDL sono riusciti a litigare anche ad una settimana dal voto con dimissioni e revoca di deleghe. Per avere una idea della importanza del risultato, Lissone è un posto dove il PD viaggia tra il 10 e il 15%. Nella tornata precedente il centro destra vinse con il 55% al primo turno.
Lesmo è un paese piccolo, noto in tutto il mondo per le due curve di Lesmo dell'autodromo. Qui la Lega governava da sola da una quindicina d'anni. Ha vinto il centro sinistra con il 48% contro il 36 della Lega.
Nella seconda riga c'è l'esultanza di Roberto Scanagatti che (probabilmente) farà il Sindaco di Monza dopo 34 anni di Consiglio Comunale (ci è entrato che era un ragazzino). Ma sul lato destro vedete il manifesto di Gigi Ponti che è diventato Sindaco di Cesano Maderno con il 56% dei voti subentrando ad una amministrazione di centro destra a suo tempo risultata vittoriosa dopo la rinuncia di Ponti per due mandati consecutivi. C'è stato il ricambio e con Gigi Ponti si ricomincia, come dice il manifesto.
Nella terza riga ci sono due immagini una del 2007 e una del 2012. In entrambe c'è Berlusconi (in disfacimento) che abbraccia il candidato del momento (Mandelli oggi e Mariani ieri). Nel comizio con Mandelli d qualche giorno fa, Berlusconi ha agitato una bandiera vecchia e abusata a Monza (lo spettro del comunismo). Come ho avuto modo di sottolineare nei mesi scorsi hanno giocato proprio male e ora la pagano sia che si parli di autodromo e di ICI, sia che si parli di telefonini, sia che si tratti di incapacità nell'essere coalizione e nel governare. E' impressionante la incapacità del sindaco Mariani di riflettere su quanto è accaduto. Se la prende con i vertici della Lega che hanno impedito l'allenza con il PDL, se la prende con gli elettori e non si chiede come mai Lega e PDL arrivino (sommati) a Monza al 31%.
Ma in alto a destra, in trasparenza si intravedono Beppe Grillo e Nicola Fuggetta il candidato monzese di 5 stelle che ha preso quasi il 10%. MI ha fatto piacere trovare Nicola in lista. E' stato mio alunno negli anni 90 al liceo classico e spero che, in questa stare nelle istituzioni, ci sia il segno di una serietà di impegno e che le forze politiche (tutte) capiscano che l'era della autoreferenzialità è finita.
Ieri pomeriggio, io che considero Beppe Grillo un attore da avanspettacolo, ho tifato per i suoi candidati e mi sono augurato che anche a Genova si arrivasse al ballottaggio di Doria contro 5 stelle perché, mi sono detto, questo sistema ha bisogno di una scossa forte. Complimenti a Tosi su cui ero stato buon profeta. Non a caso Tosi, ieri, ha dimostrato rispetto per il risultato di 5 stelle e si è anche augurato che nella Lega la piantino di strumentalizzare Bossi. In proposito invito a riflettere sul fatto che Tosi ha preso il 57% e di questo 57% ben il 37% l'ha preso la lista civica mentre la lega è al 10%.
Una cosa non mi convince e la lascio agli esperti: il tema delle primarie. Al nord vincono candidati diversi da quelli indicati dal PD, ma questi candidati, poi, vincono le elezioni. A Palermo viene sconfitta Rita Borsellino (appoggiata da tutti) e vince tal Ferrandelli (il nuovo e le faide interne al PD). Leoluca Orlando si incazza, sfida i partiti del centro sinistra e si candida. Risultato Ferrandelli, con i voti veri è al 17 e Orlando quasi al 50. Le primarie sono una bella cosa ma mica potremo avere una regola del tipo: vanno bene al nord ma sono da evitare al sud. O no?