il grande sogno (di Michele Placido)

Ho appena finito di guardare Il Grande Sogno di Michele Placido un film dedicato al 68 romano.

Ne ho visto la prima metà ieri sera e non ho retto a vederlo tutto; questioni emotive.

Osservazioni a caldo:

  1. bene la scelta di intrecciare il tema 68 con i rapporti dentro la famiglia. Mio padre era fascista, mia madre democristiana. Ma quando sono rimasto a dormire nella facoltà occupata l’ho detto in casa e ho preparato il terreno dando le mie garanzie. E’ stato importante. Nel film c’è invece la rottura e una durezza appena attenuata dal vincolo di sangue. Il tema è più complesso.
  2. Varrebbe la pena di rappresentare il Grande Sogno riferendolo al solo 68; l’anno del grande sogno: dunque vanno bene anche un po’ di operaismo e un po’ di antimperialismo  (giusto cominciare da Che Guevara assassinato) ma andare oltre segna già uno snaturamento. Nel 68 c’era uno schieramento trasversale di inquieti di tutte le chiese (dai giessini in crisi ai marxisti leninisti passando per FUCI, PCI, cattolici del dissenso) che è diventato maggioritario dentro una intera generazione. Per questo è stato grande.