postumi dell’ictus o conservatorismo politico?

Stasera ci sarebbe stato spazio anche per due commenti al vetriolo:.

Il primo da dedicare a chi 40 anni dopo decide di riesumare Feltrinelli per farne una vittima. In proposito credo decisamente di più, oltre che nelle intuizioni di allora, alle dichiarazioni delle BR "Osvaldo non è una vittima ma un rivoluzionario caduto combattendo". Un banale incidente di percorso da parte di un un po' fuori di testa e a cui non andò così bene come al militante noTav della val di Susa.

Il secondo da dedicare ad una organizzazione del polticamente corretto che propone di mettere le mutande a Dante   accusato di essere antisemita, antiislamico, omofobo e chi più ne ha più ne metta.

Passando a cose più serie, da ieri mi sto chiedendo perché Bossi abbia detto quel che ha detto sul Sindaco di Verona Tosi: "se fa una lista autonoma, si mette fuori dalla Lega".

Come è noto Tosi sta avendo un credito ben superiore non solo al consenso alla Lega ma anche alla compagine di centro destra che lo appoggia. Ha fatto due conti e ha visto che se si presenta nella lista della Lega vince al primo turno, ma per effetto del voto disgiunto, rischia di non avere la maggioranza in consiglio comunale. Se fa una lista autonoma della serie con Tosi Sindaco il suo schieramento fa il pieno (Tosi Sindaco e maggioranza in Consiglio Comunale).

Perché una vechia volpe come Bossi, per quanto conciato come è conciato, fa una forzatura verso il sindaco leghista più popolare al nord? Perché non appoggia il movimento dal basso, la autonomia, … e invece minaccia e mette al primo posto la Lega anche a costo di perdere? E' solo perché Bossi ha un a concezione stalinista della organizzazione?

Mi sono dato questa spiegazione: i leader politici hanno una fifa boia di cosa accadrà nel dopo Monti (e questo spiega anche Alfano che si mette ad imitare il Fanfani perdente del 1974). Ci si aspetta una ricomposizione del sistema politico in cui non solo si sfasceranno i partiti ma emergeranno nuovi leader portatori di un consenso popolare diretto e disponibili a giocarsi nella scomposizione-ricomposizione del sistema politico. Questa è una ipotesi che a Bossi, ad Alfano e un po' anche a Bersani fa un po' paura.

E Tosi stasera ha già risposto picche a Bossi. Mi piacciono questi politici che quando si deve scegliere, scelgono. Se si va sul sito del Gazzettino alle pagine di Verona, al di là di una serie di dichiarazioni autoreferenziali di dirigenti leghisti (tra cui Castelli e Salvini) si trova un sondaggio telematico interessante. Chi ha ragione tra Tosi e Bossi? L'82% dà ragione a Tosi, il 6% a Bossi e gli altri rispondono "non mi interessa".