equità

La notizia l'ho sentita nelle rassegne stampa radiofoniche stamattina.

La manovra in via di approvazione prevederebbe un limite di 305'000 euro annui agli stipendi dei manager pubblici. Il limite sarebbe quello del I presidente di Cassazione.

Già questa cifra mi crea un corto circuito tra cervello e parte viscerale. Ma il dramma è che sono già in atto manovre di aggiramento di vario tipo, della serie il governo può derogare per ragioni motivate, oppure si deroga se l'azienda è quotata in Borsa.

So che i liberisti sfrenati sostengono che non si debba porre un limite alla possibilità, per un essere umano di accumulare ricchezza.  Avrei qualche perplessità, anche in ordine alla godibilità di una vita da Paperon dei Paperoni, ma in fondo chi rischia del suo ed è in grado di portare a casa risultati se lo merita. Naturalmente, fatta salva la necessità di contribuire pagando tasse adeguate alla sopravvivenza di quel paese che gli garantisce le condizioni del profitto.

Quello che trovo sinceramente immorale è che fatto a 20'000 € lo stpendio netto annuo di una lavoratore di fascia medio bassa sia morale che dei pubblici dipendenti abbiano degli introiti che vadano oltre il rapporto 1 a 10 e cioè che vadano oltre i 200'000 € netti.

So che così facendo si corre il rischio di passare per nostalgici del comunismo; e allora mi beccherò del nostalgico. In realtà continuo a pensare che sia grande colui che ammette di avere ricevuto molto dalla società.

Questi sono i dati ripresi dal Giornale e messi in ordine decrescente sino al limite dei 200'000 €.

Nome e cognome ruolo e azienda stipendio annuo €
Paolo Scaroni A.D. Eni 4.420.000
Pierfrancesco Guarguaglini presidente Finmeccanica (dimesso il 1/12/2011) 2.475.000
Piero Gnudi presidente Enel (fino al 16/5/2011) 1.695.211
Fulvio Conti A.D. Enel 1.380.000
Massimo Sarmi A.D. Poste italiane 1.205.327
Roberto Poli presidente Eni 1.101.000
Alessandro Castellano A.D. Sace 800.000
Maurizio Prato presidente Fintecna 720.000
Danilo Broggi A.D. Consip (fino al 12/5/2011) 652.925
Giovanni Ialongo presidente Poste italiane 590.472
Giovanni Gorno Tempini A.D. Cassa depositi e prestiti 523.887
Graziano Tarantini presidente A2A 505.100
Guido Pugliesi A.D. Enav (fino al 22/11/2011) 478.750
Elio Catania presidente Atm Milano (fino al 27/7/2011) 466.643
Paolo Garimberti presidente Rai 448.000
Marco Staderini A.D. Acea 354.000
Marco Bonamico A.D. Sogei 352.700
Franco Bassanini presidente Cassa depositi e prestiti 313.666
Rosario Bifulco consigliere A2A 304.800
Raffaele Ferrara A.D. Consip (fino al 28/4/2011) 285.553
Nando Pasquali A.D. Gse Gestore servizi energetici 270.000
Carlo Flamment presidente Formez 248.640
Paolo Andrea Colombo consigliere Eni 245.000
Pierluigi Scibetta consigliere Eni 245.000
Innocenzo Cipolletta presidente Ferrovie dello Stato (dal 2006 al 2010) 241.987
Tommaso Affinita A.D. Rete Autostrade Medit. 205.000
Mario Rinaldi presidente Università di Bologna 204.434

Un triplo urrà per il Presidente di ENI. Chissa cosa penserebbe Enrico Mattei.