hanno fallito e farebbero meglio a tacere

Oggi, per quelli della mia generazione, è una data storica: è il 12 dicembre. Ricordate? I morti della banca dell'Agricoltura. Il mostro Valpreda. Il suicidio (?) del ferroviere anarchico Pinelli che si sarebbe buttato dalla finestra al grido "questa è la fine dell'anarchia", le indagini orientate a sinistra, il caso Calabresi, finito come si sa e di cui l'unico risultato positivo è stato la crescita di un grande figlio che fa il giornalista alla Stampa (in cambio dell'assassinio del padre). Il 12 dicembre ha segnato, nella storia degli anni 60 la fine di un sacco di cose e forse va paragonato alla svolta che si ebbe in Italia dopo la sconfitta del biennio rosso della occupazione delle fabbriche e che finì nel fascismo.

Grazie a Napolitano forse ne stiamo uscendo, ma non sono troppo sicuro perché questo è un paese dove in molti si sono abituati a ricevere molto e a dare poco e dunque non è semplice la costruzione di un nuovo blocco sociale di consenso. Mi tranquillizza, nonostante tutto, il mantenersi della fiducia degli Italiani verso il tentativo di Monti.

dovrebbe vergognarsi

  • tutta la banda dei sindacalisti confederali che campano sulla difesa dei diritti di chi è già in pensione o che si apprestava ad andarci, senza mai fare nessuna scelta coraggiosa di equità sociale e di equità generazionale; e il bello è che fanno anche finta di litigare
  • tutta la banda dei difensori della autonomia del parlamento che nemmeno in occasioni come queste hanno il coraggio di fare scelte coraggiose; la gente lo sa che le proposte del governo diventano legge quando il parlamento le approva; e allora perché non si può fare sui previlegi dei parlamentari quello che si è fatto con le pensioni di anzianità? Perché si invoca l'autonomia dei parlamentari?
  • l'avvocato Ghedini che deve essere tecnicamente bravo e avere una spugna al posto della coscienza, se continua nella sua difesa tecnica per impedire che ciò che è stato acquisito, che è evidente a tutti gli Italiani, venga usato in sede processuale. Persino oggi è riuscito ad attenuare la gravità delle cose dichiarate in sede di dibattimento dal vicequestore che guidò le perquisizioni all'Olgettina
  • il mondo dei giornalisti che discute sull'obbligo per i pensionati di aprire un conto corrente come se il bancoposta non fosse pressoché gratuito e se i pensionati poco telematici non fossero già clienti delle poste.
  • la cultura di sinistra che si appresta a scambiare qualche elemento in più di solidarietà sociale  a spese del ceto medio dipendente perché tanto, come dice Briatore, noi la barca la sposteremo in un altro paese e dunque ci sarà un danno per l'industria nautica nazionale.
  • il caro Giovanotti che questa sera rinvierà i suoi concerti e naturalmente dchiarerà che «Questa tragedia mi toglie il fiato e mi colpisce profondamente. Il mio dolore è rivolto a Francesco Pinna, studente lavoratore, la cui vita si è fermata oggi. Un tour è una famiglia e si lavora per portare in scena la vita e la gioia. I ragazzi rimasti feriti sono lavoratori specializzati che amano quello che fanno restando nell'ombra. Sono con voi, vi voglio bene» Per questa ragione Francesco Pinna prendeva 5 euro l'ora e Giovanotti 50'000.
  • non voglio dimenticare i sindacalisti della scuola che ci consegnano una massa di insegnanti malpagati in cambio di un lavoro part time in cui non contano nè l'impegnarsi nè il lavorare bene e tutto si misura in ore eccedenti malpagate. I docenti di ruolo sono garantiti e malpagati e dietro di loro spinge una massa di precari incazzati che vengono allevati per riprodurre questo sistema. Non riflettono mai sulle loro responsabilità e sulle ragioni per cui un insegnante tedesco prende il triplo di uno italiano ma fa le 40 ore?

Sono indignati in tanti, potrò indignarmi anche io? Questo paese ne uscirà attraverso la cultura del lavoro, il merito, l'impegno, la demarcazione tra lavoro e posto, la flessibilità, la voglia di giocarsi.