ultima settimana – state buoni se potete
Domani inizia l’ultima settimana di scuola
Da chi governa a scuola mi aspettavo di più in questo anno. Arriviamo ad applicare una riforma cui di taglio riformatore è rimasto ben poco. Direi che rimane solo la buona volontà di chi ci crede ma, come è noto, le vie dell’inferno sono lastricate di buone intenzioni.Le buone intenzioni hanno bisogno di gambe su cui marciare e nella scuola ciò significa provvedimenti integrati tra loro (perché la scuola è un sistema complesso). Vedo invece poca integrazione e tanto ritardo sulle decisioni da prendere. Lo dico e lo scrivo con una tristezza profonda perché chi, come ma ha passato tutta la vita dentro la scuola e ci crede, si ritrova disorientato:
- ritardi nei provvedimenti sin ad arrivare all’assurdo per cui mentre stanno per iniziare gli scrutini e subito dopo gli esami di Stato le scuole non sanno ancora nulla su organici, classi e quanto serve ad organizzare l’anno. Provvedimenti non esecutivi che bisogna applicare sulla fiducia. Tanti si dice.
- nulla si sa di finanziamenti per i corsi di recupero annunciati mediante comunicato stampa per un importo di circa 50 milioni di euro (contro i circa 200 delle prime tornate). Eravamo a fine aprile. Qualcuno al ministero lo sa che è durante gli scrutini che stanno per iniziare che si assegnano i corsi di recupero? Noi, in base all’annuncio di un finanziamento molto ridotto, stiamo per deliberare un corso per classe. Quel comunicato stampa fu emesso per rispondere ad un DS che chiedeva se, in assenza di finanziamenti, bisognasse bocciare tutti o promuovere tutti. Il ministero reagì polemicamente. E ora?
- nulla si sa dei crediti che le scuole vantano nei confronti dello Stato. Una cosa è dire che la coperta è corta un’altra comportarsi da banditi e lasciare i Dirigenti Scolastici con il cerino in mano da un giorno all’altro.
Due anni fa, sulla base di indicatori statistici indiscutibili, furono decisi interventi che dovevano portare tra i sacrifici ad un miglioramento della situazione. Si chiese ai docenti di avere pazienza, che i tagli ci sarebber stati ma che sarebbero stati reinvestiti in meritocrazia e in un progetto di valorizzazione della professionalità
Non si è visto nulla ed ora è arrivata la nuova stangata. Tutti i ragionamenti di Brunetta sulla valorizzazione del merito contenuti nel DLGS 150/2009 sono rimandati. I contratti degli statali sono congelati per un po’ di anni e, ciliegina sulla torta su cui continua a gridare allo scandalo il buon Bonanni, non ci saranno progressioni stipendiali di alcun tipo anche all’interno del contratto vecchio.
Io credevo che quando non si rinnova un contratto rimanesse in vigore quello vecchio. Per la scuola non sarà così. Siamo allo stravolgimento di principi basilari del diritto. E’ dura educare testardamente alla legalità quando chi sta sopra non la applica. C’è altro?
Sì: almeno Bondi ha fatto finta di protestare e ha portato a casa qualcosa per i Beni Culturali. Mi torna in mente un film con Jonny Dorelli: si intitolava state buoni se potete.