Adulti infantili e bambini coraggiosi

Fieni Bedaj è una mamma albanese che ho conosciuto nel comitato genitori della mia vecchia scuola. L'altro giorno ha messo su FaceBook questo post che condivido completamente.


Molti adulti sono infantili. Ma pochi hanno conservato l’animo bambino.
Essere infantili e avere l’animo bambino sono due cose diverse.

Chi è infantile non è cresciuto. Chi ha l’animo bambino è cresciuto bene. Perché sa che essere maturi significa anche conservare le migliori qualità del bambino. Come l’entusiasmo.

I piccoli sono appassionati, entusiasti, gioiosi. Mentre i grandi spengono i loro ardori. Diventano cinici, scettici, demotivati.

Come la curiosità. I piccoli vogliono conoscere. I grandi si accontentano di vivere nella loro ignoranza.

E come la fede. I piccoli credono di potercela fare. I grandi scuotono la testa. I piccoli provano e riprovano. Non si arrendono. Mentre i grandi gettano la spugna. Condannandosi così a una vita piccola e infelice. Ecco perchè io credo ciecamente ai piccoli, ai mie piccoli!


 

Lo diceva Gesù Cristo, lo diceva Einstein; dobbiamo avere i bambini come modelli.

A proposito di scuola: abbiamo bisogno di avere una generazione di professori bambini; che si stupiscono, che si entusiasmano, che non si arrendono, che trasmettono passione.

Anche per questo io sono un grande nemico delle graduatorie che misurano i diritti in termini di anzianità. E invece abbiamo un sistema scolastico che, in particolare negli ultimi anni, si è strutturato per spegnere la voglia di fare dei giovani professori facendo somigliare la loro esperienza professionale ad una gara ad ostacoli in cui non solo non si hanno certezze ma si opera per distruggere le speranze.