l’iguana di Giusi

Stamane nell'ambito di Leggere è Volare incontro al Bandini con l'autrice di L'Iguana non vuole  Giusi Marchetta.

La scheda del libro dice:


Ce li hanno dipinti così, i professori precari di oggi: arrendevoli, menefreghisti e incompetenti. Invece sono bravi e arrabbiati. Finalmente un romanzo ce li racconta senza indulgenza o pregiudizi, per mostrarci come, in reazione alle ingiustizie di una scuola pubblica che sta cadendo a pezzi, scoppieranno – è solo questione di tempo – l'indignazione, la protesta.

Perché Emma, ventotto anni, ha lasciato Napoli per lavorare in una classe a Torino. Non avrebbe voluto: le mancano una città e un amore di nome Gianni. Anziché insegnare latino si trova a seguire il caso di Andrea, un ragazzo autistico che reagisce con violenza alla cattiveria di alcuni professori. E intorno a lei vede solo la rassegnazione di chi accetta contratti impossibili o di chi, arreso, scappa all'estero. Con stupore Emma si renderà conto che è proprio il suo ragazzino pieno di problemi a insegnarle che non bisogna più accettare i ricatti di questo Paese. Contro le crisi di Andrea, infatti, la famiglia le ha suggerito di ricorrere all'iguana, suo immaginario totem personale: se l'iguana non vuole, quella cosa non si fa. Evocare l'animale serve a renderlo innocuo fino a quando, però, il ragazzo non si trattiene più e sfoga la sua rabbia. Così, a fine anno, quando su tutti si abbatterà una serie di ingiustizie pubbliche e personali, Emma maturerà l'idea che un dio in forma d'iguana sarebbe d'accordo nel punire subito i colpevoli di un'Italia che non funziona più. Lei è pronta a seguirlo.


Oggi ho scoperto una nuova dimensione della lettura; il libro raccontato da chi l'ha scritto. Già leggendo avevo avuto modo di riflettere sulla ingiustizia assoluta che subiscono i giovani precari del sud.

Mi ha fatto piacere scoprire che, in mezzo alle mancate tutele, la scuola è ancora piena di persone entusiaste, desiderose di fare e appassionate. Ci serve un mondo in cui chi ha capacità e passione possa emergere e chi dovrebbe fare un altro mestiere sia costretto a lasciare il posto a chi cre nel più bel mestiere del mondo.


Leggere è volare è una delle tante cose belle che sto scoprendo di Siena; una tendostruttura per dibattiti; delle mostre; una mostra mercato del libro e tante iniziative nelle scuole e nei comuni della intera provincia. Sono cose che costano ma che lasciano il segno. Qui trovate il programma e con un motore di ricerca potete scoprire cosa è stato fatto negli anni.