se le istituzioni fossero un tram

Ricordate quando me la sono presa con Daniela Melchiorre in Se Berlusconi fosse un tram D.M. sarebbe un passeggero.

Leggo dal sito del Corriere che anche Berlusconi ha preso le istituzioni per un tram: dopo aver promesso fuoco e impegno su Milano, dopo aver incassato 28 mila preferenze, che sono comunque poche, ha confermato di aver corso come specchio per le allodole e di dimettersi per gli improrogabili impegni di natura istituzionale.

Io non mi scandalizzo perché mi ero già scandalizzato quando decise di fare il capolista. I politici che si comportano così verso gli elettori li disprezzo (stiano essi a destra o a sinistra). Meriterebbero di andare a casa o meglio di andare a guidare un tram così non avrebbero neanche il problema di scusarsi per tutto quel salire e scendere. Ci salgo e ci scendo perché quello è il mio mestiere.

Oltre che annunciare le dimissioni ha anche annunciato che non voterà ai referendum. Anche qui dimostra un grande senso istituzionale. Un Presidente del Consiglio come si deve, in queste occasioni:

  1. Si dà da fare con proposte e provvedimenti per ridare credibilità allo strumento referendario (ne ho già parlato più volte)
  2. Evita di tirare acqua verso il qualunquismo se ha rispetto per le istituzioni.

Se invece le usa, allora va tutto bene.

Leggo che il mio coetaneo e compagno di lotte a Fisica, Basilio Rizzo, è in corsa per fare il Presidente del Consiglio Comunale. Mi pare un'ottima scelta: Basilio è in Comune dalla fine degli anni 70 e credo che sia il più anziano quanto ad esperienza di Palazzo Marino. Dato il suo carattere e i suoi principi, penso che sarebbe un ottimo presidente; forse un po' rigido e fermo sulle cose in cui non si può mediare. Anche per questo lo vedo meglio a dirigere il Consiglio che a fare l'assessore.