se Berlusconi fosse un tram

Daniela Melchiorre sarebbe un passeggero.


Sono un notorio eretico perché solitamente mi trovo in dissenso persino con me stesso ma i convertiti integrali non mi stanno simpaticissimi; men che meno quelli che si convertono una volta al mese. 

I giornali di ieri scrivevano di una insoddisfazione per non essere diventata vice-ministro, ma solo sottosegretario.

Il 4 maggio, cioè un secolo fa, era stata nominata sottosegretario allo sviluppo economico (si veda non c'è il 9 senza il 10) in quella tornata di nomine che avevano lasciato a bocca asciutta i responsabili a scapito dei transfughi. Oggi all'improvviso una vibrata lettera di protesta e le dimissioni in difesa di quella magistratura di cui ha fatto parte.Mi chiedo, ma l'onorevole Melchiorre dove è stata negli ultimi anni o anche solo negli ultimi mesi quando Berluscono attaccava i magistrati di mattina, se scendeva dal letto a sinistra, o di pomeriggio se scendeva appoggiando il piede destro?

Quale sarà la ragione di questo suo continuo salire e scendere dal tram del potere? Servirà la psicoterapia?