silenzio elettorale – prosit

  • Antonio Fazio condannato a 4 anni; Fiorani 1 anno e 8 mesi ma solo perché aveva già patteggiato per altri reati. Fazio ai tempi era il governatore di Banca d'Italia. I due hanno fatto come i ladri di Pisa che litigano di giorno e collaborano di notte ma par di capire che il tribunale abbia dato più credito a Fiorani nel gioco delle accuse reciproche. Sarebbe bello se questa sentenza facese da segnale: il tempo degli affarucci è finito.

  • Il funerale di Yara Gambirasio: il vescovo di Bergamo ha detto cose saggie e intelligenti come queste (rivolte ai genitori per invitarli a continuare): «L’amore è più grande dell’odio, l’onestà è più bella della menzogna». Ma poi, per dovere d'ufficio ha detto una di quelle cose che mi capita a volte di ascoltare ai funerali e che spero sempre che i preti dicano per ragioni d'ufficio: la morte di una figlia è sempre insopportabile, e invita i genitori della 13enne a non abbandonare la giusta strada. L’asse su cui possiamo ricominciare è la croce di Cristo, la croce di Yara, la croce degli innocenti. Io trovo che in queste occasioni sia importante il silenzio compassionevole, la solidarietà, il ti sono vicino, piuttosto che l'esibizione di tentativi di spiegazione ultraterrena. Eviterei frasi del tipo ci guarda da lassù oppure il disegno divino è imperscrutabile. Proprio preché è imprescrutabile evitiamo di tirarlo in ballo. Se esiste, ci ringrazierà anche Dio.
  • La Moratti candida Castelli (anziché Salvini) a vicesindaco e spara una lista di assessori che non lo farebbero mai. Il sabato pomeriggio non costa niente fare nomi. Brava. Una domanda: e De Corato vice sindaco a vita, come Rizzo consigliere d'opposizione a vita, cosa farà?
  • Berlusconi dichiara: niente crisi anche se si perde a Napoli e Milano. Detto da lui, esperto in sondaggi e profumo del pensiero delle masse, vuol dire che finisce 4 a 0. Mi piacerebbe fare una escursione nel lato sentimentale del cervello dei due candidati del centro destra per vedere come si sentono al livello di quelle cose che si vivono ma non si possono dire.
  • 7 arresti: indagato l'assessore alla Sanità: «Turbativa d'asta». La Ferrero ha restituito le deleghe a Cota. In manette il suo principale collaboratore: lo chiamavano "Mister 15%". Par di capire che con il passare degli anni siano lievitate anche le percentuali. Caselli chiarisce che si tratta di fatti isolati e ben individuati; ma con Mecedes Bresso non sarebbe successo. Ci rifletta la Lega che va al potere con alleati poco puliti: la logica della torta, una fetta a te e una me sembra ancora in vigore.
  • processo breve: Uno scommettitore giocando la schedina del totocalcio faceva 13 vincendo oltre 1 miliardo di lire. Il fatto è che dopo 30 anni questi soldi non sono ancora stati consegnati al giocatore che ha intrapreso, ormai da tempo, le vie legali.