cari amici del centro destra la pensate così sulla politica?

Io sono testardo e ingenuo; così continuo a meravigliarmi di quanto accade. Berlusconi ne sta sparando di ogni genere e questo fa parte del suo modo di affrontare l'ultima settimana di campagna elettorale. Ma oggi con la mossa della Moratti che, allo scadere del tempo del faccia a faccia con Pisapia su Sky:

  1. dichiara che lei è moderata e viene da una famiglia di moderati mentre Pisapia non lo è tanto è vero che è stato condannato per "furto d'auto" e se la sarebbe cavata grazie ad una amnistia
  2. omette di dire che Pisapia ha rifiutato l'amnistia è andato in appello ed è stato assolto per non aver commesso il fatto

abbiamo battuto tutti i record.

Semmai avrebbe dovuto dire che Pisapia è un ladro. Chavez non ha mai rubato macchine, ma non è certamente un moderato e sono noti sia in criminologia sia nelle esperienze personali di vita figure di ladri di macchine moderati.

A proposito di famiglie lei viene da una famiglia di broker assicurativi, si chiama Brichetto e si è fatta Moratti. Come mi è già capitato di dire, sia lei sia la cognata di sinistra (che di nome fa Bossi) hanno rinunciato al proprio cognome (e questo è un brutto segno).

Pisapia viene da una famiglia di avvocati e il suo papà, moderato, è stato il padre del codice di procedura penale riformato.

Ma, a parte il semmai, un moderato mai e poi mai avrebbe dovuto fare colpi del genere: racccontare il falso e farlo a tempo scaduto. Lei è una donna pia e ai miei tempi esisteva il peccato di omissione: una forma raffinata per raccontare il falso giustamente catalogata come peccato dalla Chiesa.

Ecco cosa scrive il Corriere:


Della vicenda del presunto furto d'auto Pisapia aveva parlato diverse volte, anche recentemente, come riportato dal Corriere, dopo una visita a San Vittore. «Vittima di un errore giudiziario (in termini tecnici, di una ingiusta detenzione) ho conosciuto tanti detenuti presunti innocenti», ha scritto sul suo blog. «So bene cosa significa stare dietro quelle sbarre. Ci sono passato anch’io. Nulla che già non si sappia. Sono passati oltre trent'anni: arrestato, innocente, per banda armata e concorso morale nel furto di un'autovettura». Pisapia fu arrestato il 7 ottobre 1980, dopo alcune «rivelazioni» di Roberto Sandalo relative a fatti del '77, e a febbraio 1981 gli fu concessa la libertà provvisoria. «Prosciolto dalla prima accusa (banda armata) con formula piena nella fase istruttoria (allora vi era ancora la formula dell'insufficienza di prove); giudicato e assolto anche per l'accusa di concorso morale in furto, reato coperto da amnistia dal quale però i giudici mi hanno assolto nel merito, cosa possibile solo in quanto risultava "evidente" la mia innocenza – scrive ancora Pisapia -. Un errore giudiziario, riconosciuto da una sentenza passata in giudicato, che comunque ho pagato con quasi quattro mesi e mezzo di carcere». La versione di Pisapia è stata confermata mercoledì pomeriggio da Armando Spataro, il magistrato che all'epoca rappresentava l'accusa. «Si può parlare di errore giudiziario – ha detto l'attuale capo del pool antiterrorismo della Procura di Milano – ogni volta che c'è un'assoluzione dopo un'incriminazione».


Oggi Napolitano ha detto: «La lotta politica non sia una guerra continua e ci sia rispetto tra le parti che fanno politica e che competono per la conquista della maggioranza alle elezioni».

Anche a Moratti un bell'asino dell'Amiata.