mente-catti e presidi-padroni

Piero Bernocchi dei Cobas parla del «carrozzone Invalsi» con «le ruote a terra e i presidi-padroni che proveranno con minacce, imbrogli e blandizie a far svolgere nelle scuole gli ignobili, grotteschi e distruttivi quiz Invalsi»

Si vede che nella mia scuola si è già realizzato il socialismo perché i professori proletari e il preside-padrone non si sono trovati particolarmente in disaccordo sulla opportunità di provedi valutazione di sistema.

La scorsa settimana avevo mandato una lettera a studenti e genitori delle II in cui dicevo tra l'altro:

La prova è individuale e consiste nella risposta a domande prevalentemente a risposta chiusa. Modelli di prova sono già stati presentati nelle diverse classi. E’ fondamentale che gli studenti affrontino la medesima con la massima serietà e rispondendo in maniera assolutamente individuale garantendo, durante lo svolgimento, disciplina e senso di responsabilità.

L’esito della prova sarà utilizzato a tre livelli:

  • Nella valutazione specifica di italiano e di matematica (eventualmente nell’area scientifica più generale) a cura dei docenti di materia che si occuperanno direttamente della correzione dei fascicoli risposta
  • Da parte della scuola per valutare i punti di forza e di debolezza della nostra formazione ed adattare i programmi eventualmente svolti o non svolti
  • Da parte del ministero per iniziare una seria valutazione delle caratteristiche del nostro sistema di istruzione riflettendo sulle diversità tra i diversi ordini di scuola e sulle incidenze di carattere sociale e territoriale

Solo chi ha una idea della scuola come una trincea e non come un luogo di educazione in cui si lavora per l'intero paese può divertirsi a sparare a zero su cose che, con tutti i limiti della prima volta, possono solo servire a migliorare il sistema perché ci consentono di avere dati su cui riflettere e possono dare una sterzata ad una concezione retriva della scuola e dellinsegnamento. Stamattina ho dato una rapida occhiata ai test: bene così. Aspettiamoci che emergano dodicimila problemi: vedremo di affrontarli per migliorare la qualità della scuola e per togliere di mezzo il vecchiume.

Poiché sulle dichiarazioni di Berlusconi sono stato pesante, stasera posso aggiungere che nella scuola italiana girano anche personaggi che certe cose se le meritano. Il problema è non confonderli nè con i docenti e nemmeno con la sinistra. Questi sono sul piano di Borghezio.

La FLC CGIL si è messa sulla strada del "taja e medega": non posso dire di no ma … «il criterio di un serio sistema di valutazione non può essere solo quello dell’apprendimento finale».

Come dire, per fare il pane non basta la farina … per fare la carbonara non bastano le uova, per fare scuola non bastano gli studenti.