Assolombarda, Gelmini, Formigoni

Oggi pomeriggio Assolombarda ha presentato i risultati di un serio lavoro di progettazione sulle caratteristiche dell'Alternanza Scuola Lavoro condotto in partnership tra un po' di Istituti Tecnici dell'area milanese e altrettante aziende. Il lavoro ha riguardato 5 aree: finanza e marketing, chimico, meccanico, elettrico e informatico.

Contemporaneamente è stato presentato un altro lavoro di definizione delle competenze in uscita richieste dalle aziende ai diplomati. Questo lavoro vuol essere uno strumento di comunicazione bilaterale scuola azienda e si preannuncia come molto importante.

Si tratta di due lavori importanti anche se non immediatamente esportabili al contesto delle scuole a causa della particolare struttura del nostro sistema inprenditoriale fatto di una miriade di piccole e medie aziende il che fa sì che le scuole debbano fare molto bricolage ed abituarsi ad essere di "bocca buona" sacrificando la progettazione a scapito della realizzabilità.

Il pomeriggio si è concluso con una tavola rotonda tra il ministro Gelmini, il prsidente di Regione Lombardia Formigoni e il vicepresidente di Confindustria per l'Education Rocca.

Secondo me quella istituzionale è stata la parte più deludente: sono mancati segnali di coraggio e sono state dette le solite cose sul rilancio della istruzione tecnica (il ruolo degli imprenditori, l'importanza dell'orientamento, i nuovi organismi come i CTS, il club dei 15), come se certe cose non si stessero dicendo da due anni: aprire alle imprese non significa privatizzare la scuola, …

Chi lavora su queste cose non ha bisogno di iniezione di ottimismo, ma di risposte ai problemi e i problemi si chiamano: mancanza di coraggio sul terreno della innovazione (la politica del "coitus interruptus", mancanza di riforma della governance, mancanza di risorse.

La realtà è più avanti dell'orizzonte culturale dei politici ma questi sembra che non se ne rendano conto.