se questo è un uomo

E' inutile che ci disponiamo a commuoverci di fronte al barcone rovesciato con 300 persone. Se ne sono salvate una cinquantina. Morire affogati è una esperienza tremenda cui si può arrivare ad adattarsi perché non se ne può più. Ci commuoviamo e rimuoviamo. Non dico del signor "foera di ball" che esprime poi la reazione un po' isterica di molti Italiani pieni di cibo caldo e di visi amici. Dico anche degli altri, di quelli buoni, tiepidi e tolleranti. Perché un essere umano accetta un rischio imminente di morte e un futuro oscuro pur di andare via?


Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
Voi che tovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:

    Considerate se questo è un uomo
    Che lavora nel fango
    Che non conosce pace
    Che lotta per mezzo pane
    Che muore per un sì o per un no.
    Considerate se questa è una donna,
    Senza capelli e senza nome
    Senza più forza di ricordare
    Vuoti gli occhi e freddo il grembo
    Come una rana d'inverno.

Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetelele ai vostri figli.

    O vi si sfaccia la casa,
    La malattia vi impedisca,
    I vostri nati torcano il viso da voi.