La fatica della verità e la doppia morale

Le notizie della giornata sono due: la Libia e il cambio di posizione del governo sul nucleare.

L'ONU si appresta a prendere una posizione che potrebbe prevedere qualche azione militare (finalmente) e lo fa dopo che Gheddafi si è ripreso tutto.

Stanotte, dichiara Gheddafi, c'è l'attacco a Bengasi.

Il governo dichiara che occorre una pausa di riflessione sul nucleare. Io penso che si tratti, semplicemente, di attendere che si definiscano le caratteristiche dell'emergenza Giappone visto che l'Italia non ha centrali da dismettere o da sottoporre a ristrutturazione.

A proposito di Giappone devo dire che vedere elicotteri che buttano da fuori bersaglio 9 metri cubi d'acqua sul reattore fa semplicemente ridere. La disinformazione continua a livello delle fonti ufficiali e continua poi da parte dei media. Stasera ho sentito che nel reattore il livello di radiazione ha raggiunto la quota mortale dei 5 Sievert.

Ora, il Sievert, è l'unità di misura di dose equivalente di radiazione (quanta energia e di che tipo per unità di massa). La dose fa riferimento alla massa corporea, alla quantità di radiazione presente in un dato luogo, alla sua tipologia, al tempo di esposizione. Forse volevano parlare di esposizione o di attività radioattiva; ma tutto fa brodo.

A parte ciò sono stupito dalla velocità con cui Berlusconi fiuta l'aria e si adatta al vento. Stamane, sul suo Giornale, la maggioranza dei lettori sui dichiaravano contrari al nucleare e poiché il vero problema non è ragionare di piano energetico, ma impedire il quorum sui referendum (tra cui quello sul legittimo impedimento), ecco la promessa del valuteremo e quella del decideranno le regioni: la gente si tranquillizza; non si inquina il voto delle amministrative; la gente va al mare il giorno dei referendum e i loro problemi sono risolti.

Oggi abbiamo avuto una doppia conferma sul fatto di vivere in un mondo immorale: un immondo.