buon 150° cara bella Italia
Domani per festeggiare il 150 dell'Unità d'Italia il Corriere della Sera per 1 euro in più ti dà la coccarda tricolore e uno dei volumi L'Italia del Risorgimento della monumentale Storia d'Italia che mi sono letto, pagina dopo pagina negli ultimi due anni.
Non vi dico di comperarli tutti e di leggerli tutti. Anche io li ho lasciati in una delle librerie di casa una decina d'anni prima di farmi prendere dal trip. Il Corriere non parte con il 1° volume che ci porterebbe molto indietro nel tempo. Ma perché non partire da una piacevole lettura che ci parla dei carbonari, dei patrioti di Brescia, delle 5 giornate di Milano, di Cattaneo, di Cavour (da non perdere) e persino di quello strano personaggio, rozzo ma intuitivo che fu Vittorio Emanuele II. E poi Mazzini (?) e Garibaldi (!).
Sono andato in rete a cercare un po' di aforismi del grande Indro ed eccovi serviti.
- Un popolo che ignora il proprio passato non saprà mai nulla del proprio presente.
- Viviamo in un secolo di urlatori, in cui anche la crociata contro l'urlo non si può fare che urlando.
- Anche noi italiani dobbiamo qualcosa a Elvis Presley: quella di offrirci una delle rare occasioni in cui preferiamo essere italiani piuttosto che americani.
- Anche quando avremo messo a posto tutte le regole, ne mancherà sempre una: quella che dall'interno della sua coscienza fa obbligo a ogni cittadino di regolarsi secondo le regole.
- Berlusconi è il più grande piazzista del mondo. Se un giorno si mettesse a produrre vasi da notte, farebbe scappare la voglia di urinare a tutt'Italia.
- «Dio non è un maschio» assicura alle femministe Civiltà Cattolica, l'autorevole rivista dei gesuiti, scusandosi «delle tracce di antifemminismo che ancora sono nella Chiesa». Brutto segno quando i teologi si mettono a discutere di sesso. Fu mentre i bizantini si accapigliavano su quello degli angeli che arrivarono i turchi.
- È il bugiardo più sincero che ci sia, è il primo a credere alle proprie menzogne. È questo che lo rende così pericoloso. Non ha nessun pudore. Berlusconi non delude mai: quando ti aspetti che dica una scempiaggine, la dice. Ha l'allergia alla verità, una voluttuaria e voluttuosa propensione alle menzogne. "Chiagne e fotte", dicono a Napoli dei tipi come lui. E si prepara a farlo per cinque anni.
- È pericoloso porre in modo sbagliato questioni sostanzialmente giuste.
- Fra gli annunci economici di Lotta Continua, ne è comparso uno che dice: «Compero a L.100.000 una tesi di laurea, anche già presentata, purché tratti un argomento attinente all'Inghilterra, o alla lingua, storia, letteratura inglese. Meglio se con una impostazione femminista». Curioso. Questi grandi rivoluzionari, che dicono di battersi per costruire una società nuova di zecca, quando si tratta di lauree, si contentano anche di quelle usate e di seconda mano.
- I nostri uomini politici non fanno che chiederci a ogni scadenza di legislatura un' atto di fiducia. Ma qui la fiducia non basta: ci vuole l'atto di fede.
- Il bello dei politologi è che, quando rispondono, uno non capisce più cosa gli aveva domandato.
- Il fascismo privilegiava i somari in divisa. La democrazia privilegia quelli in tuta. In Italia i regimi politici passano. I somari restano. Trionfanti.
- Il sapere e la ragione parlano, l'ignoranza e il torto urlano.
- In Italia fu il potere temporale a soffocare negl'italiani la voce della coscienza e a spegnere in loro ogni senso di responsabilità. Ma fu la Controriforma a fornire al prete le armi per accaparrarsi l'una e l'altra: il Sant'Uffizio, le scomuniche e, nei casi estremi, il patibolo. Con questo risultato: l'aborto del "cittadino" e la trasformazione di quello che avrebbe dovuto e potuto diventare un "popolo" in un gregge (come con inconsapevole spudoratezza i preti lo chiamano), e in un gregge di pecore indisciplinate che credono di affermare il loro ribelle individualismo non rispettando il semaforo rosso.
- Io continuo a professarmi uomo di destra: ma la mia destra non ha niente a che fare con quella "patacca" di destra che ci governa.
- Io voglio che vinca, faccio voti e faccio fioretti alla Madonna perché lui vinca, in modo che gli italiani vedano chi è questo signore. Berlusconi è una malattia che si cura soltanto con il vaccino, con una bella iniezione di Berlusconi a Palazzo Chigi, Berlusconi anche al Quirinale, Berlusconi dove vuole, Berlusconi al Vaticano. Soltanto dopo saremo immuni. L'immunità che si ottiene col vaccino.
- La servitù, in molti casi, non è una violenza dei padroni, ma una tentazione dei servi.
- La vita è come il pane: col trascorrere del tempo diventa più dura, ma quanto meno ne resta tanto più la si apprezza.
- Riferiscono le cronache che quando è giunta in tribunale la notizia dell'assassinio di Walter Tobagi, il brigatista Corrado Alunni l'ha accolta con una sghignazzata di tripudio. Abbiamo sempre combattuto la pena di morte sul presupposto che l'uomo non ha il diritto di uccidere l'uomo. Il presupposto lo confermiamo. Ciò di cui cominciamo a dubitare è che gli Alunni e quelli come lui siano uomini. Sui cadaveri sghignazzano le jene.
- Siamo un paese cattolico, che nella provvidenza ci crede o almeno ne è affascinato. Il pericolo è questo: gli italiani sentendo aria di provvidenza sono sempre pronti a mettersi in fila speranzosi.
- Solo i fanatici e le mummie non ondeggiano mai.