anche la Santanché fa cose buone
Da ieri è in vigore in Lombardia la “legge Santanché” sugli affitti brevi turistici.
Lo era già da circa un mese in altre quattro regioni, grazie a un piano progressivo che coinvolgerà tutta Italia entro qualche settimana. Verso fine anno la legge sarà applicativa in tutti i dettagli sull’intero territorio nazionale.
La legge, mirata a fare emergere il sommerso illegale, è in fondo una riedizione della “legge Renzi” di 7-8 anni fa che i Governi successivi non hanno mai reso applicativa. Una differenza fra le due leggi è che Santanché, rispetto a Renzi, aumenta le tasse per chi affitta ai turisti più di una casa.
Queste attività, che vanno dal famigliare all’imprenditoriale, vivono quasi esclusivamente grazie ad alcuni portali internazionali (Booking, AirBnb, VRBO, ecc.) e qualche portale italiano di serie B poco utilizzato anche dagli italiani.
Ma è possibile che l’Italia, Paese che vive di turismo, non sia in grado di mettere in piedi un grande portale turistico internazionale? La “legge Santanché” impone condizioni precise ai portali e rilevanti multe in caso di trasgressione sia al portale sia ai proprietari.
Inoltre la legge impone ai proprietari una serie di condizioni di sicurezza (obbligo di estintori, di rilevatori di fumi e di gas, ecc.), oltre all’obbligo di esporre fuori casa il CIN, numero nazionale che identifica la locazione autorizzata all’affitto breve.
La vera novità della legge è però la sua validità nazionale, che supera alcune precedenti confuse normative regionali. Addirittura alcune regioni “distratte” non avevano nessuna normativa simile e in quelle aree prosperava l’affitto turistico in nero.
Se fate le vostre vacanze tramite affitti brevi controllate se all’arrivo vi chiedono i documenti di tutti gli over-18 (i proprietari sono obbligati a copiare i dati sul portale della Polizia di Stato). Se non lo fanno sono abusivi; non pagano le tasse e non garantiscono la vostra sicurezza.
In questo caso potete telefonare alla Finanza e non pagare una lira di affitto. L’abusivo si beccherà una multa di qualche migliaio di euro. Anche la Santanché a volte fa “cose buone”…