effetto quorum

Quello che è accaduto in Giappone è brutto e grave (i morti, la distruzione delle infrastrutture). Io continuo ad augurarmi che si riesca a controllare il male oscuro del cosa accade là dentro, nel core.

Appare evidente che le centrali di II generazione vanno progressivamente e rapidamente dismesse perchè si sta evidenziando che, quando accade l'altamente improbabile, la mancanza di protezioni di tipo passivo può determinare dei pasticci (più o meno grossi lo vedremo).

Se poi, sulla base della emotività, diamo una legnata, a livello mondiale, al nucleare di III e IV generazione, qualcuno dovrà anche spiegare che alternativa (sui grandi numeri, per i quali non bastano le energie alternative) pensiamo di darci e come pensiamo di affrontare l'effetto serra.

Ma c'è un aspetto paradossale in tutto ciò: lo stesso effetto trascinamento che ci fu ai tempi dell'incidente di Chernobyl. La gente probabilmente non andrà al mare e andrà a votare per i referendum su nucleare, acqua e legittimo impedimento. Avevo commentato la scelta di non fare l'election day dando degli sporcaccioni e mettendoci l'immagine del naso di Pinocchio. Non è credibile raccontare che si vota in giorno diverso per referendum e amministrative per non confondere l'elettorato.

Con l'aria che tira al danno si aggiungerebbe la beffa: raddoppio delle spese elettorali fatto per far fallire il referendum e, sulla spinta giapponese, la gente va lo stesso a votare. E' chiaro che saremo sommersi da una valanga di sì e se ci sarà il quorum (cosa altamente probabile) sarà una bella legnata per il governo. Sconfitto sul merito e sconfitto sulla forma.

Servono ripensamenti urgenti, almeno sulla data. Forse è il caso che la Lega ci rifletta.