Matematica – esame 2023 sessione suppletiva

Ho atteso i primi giorni di luglio per vedere il testo della prova suppletiva e, rispetto alla sessione ordinaria si possono fare le seguenti osservazioni.

I due problemi trattano di diverse questioni di analisi matematica e appaiono comparabili sul piano delle difficoltà e delle competenze richieste con un mix di teoria delle funzioni, studio dell'andamento, calcolo integrale dal punto di vista tecnico e dal punto di vista concettuale.

Nel questionario compaiono geometria razionale, calcolo delle probabilità, problemi di massimo e minimo, geometria analitica dello spazio, teoria delle funzioni, problematiche di calcolo integrale e d'uso del teorema di De L'Hospital che, una volta tanto, è ben posto. Compare anche un quesito (il 5) di livello più alto, perché poco standard, non banale e con conti abbastanza tosti che avrebbero potuto portare alla desistenza.

Complessivamente sono 12 cartelle in formato A4 abbastanza dense. Nel mondo della scuola, lo si dice da tempo, sarebbe necessario togliere di mezzo  il vincolo del 1 solo problema e 4 quesiti (tra gli 8 proposti), niente di più e niente di meno lasciando ai candidati più capaci scarse possibilità di dimostrare il loro valore.

Da Presidente di commissione, tanti anni facevo mettere a verbale la possibilità di premiare prove particolarmente meritevoli sul piano della originalità, del rigore e della capacità argomentativa. Si tratta di una questione spinosa perché le prove hanno dei punteggi massimi e spesso le commissioni finiscono per utilizzare la loro discrezione in sede di valutazione del colloquio.

A questo link trovate la correzione della sessione suppletiva e a quest'altro quello della sessione ordinaria.

I file stanno nella pagina della didattica dedicata ai compiti sia di matematica sia di fisica.

Mettendo mano alla stesura delle correzioni ho preso atto con rammarico che il padre dei programmi di matematica simbolica DERIVE è stato da tempo abbandonato dalla Texas e non gira su Windows 10 (quante cose ci ho fatto).

Ho dovuto fare di necessità virtù e mi sono misurato con Geogebra che incrocia (migliorandole) le caratteristiche di Cabri e quelle di Derive e con Mathematica (la summa) di cui conoscevo le primissime versioni. Direi che con Geogebra (gratuito) si può fare del gran lavoro sul piano della didattica.