hanno vinto gli anti-Draghi
Situazione paradossale, la vittoria degli antiDraghi: Giorgia Meloni porta a casa il risultato atteso e Giuseppe Conte stravince al Sud in nome dell'assistenzialismo tradizionale. Mi preoccupa di più il secondo risultato (inatteso con queste percentuali) rispetto al primo per il quale mi aspetto che non ci saranno bizzarrie.
La forza in cui speravo (Azione&ItaliaViva) ottiene un risultato positivo che le consente di incardinare la costruzione di una nuova forza politica, ma non ottiene, seppur di poco, il risultato a due cifre. Il terzo polo sono i 5 stelle di Conte e dietro di essi si collocano (tra loro vicini in termini di consensi, ma non di seggi) la Lega di Salvini, Forza Italia di Berlusconi e quella che dovrebbe diventare RenewEurope. La possibilità di rimettere Draghi alla Presidenza del Consiglio non scatta.
E adesso (da destra a sinistra):
Fratelli d'Italia giocherà le carte di una leadership nuova nella conduzione del governo e dovrebbe avere almeno un paio d'anni di navigazione sicura
La Lega che, al di là del risultato pessimo per il quale deve ringraziare Salvini, cercherà d ripartire dal territorio ma non potrà non affrontare il problema Salvini che oggi in conferenza stampa ha fatto finta di nulla limitandosi ad osservare, di fronte a una debacle di consensi che è meglio avere lo stesso numero di seggi del PD con la metà dei voti piuttosto che non averli e che se c'è stata una causa nel loro sacrificio è da ricercare nel senso di responsabilità.
Forza Italia cercherà di contare dentro il governo come elemento di rassicurazione internazionale (finché Berlusconi dura) ed è probabile che la Meloni ne tenga conto perché ne ha bisogno.
Movimento 5 stelle nelle mani dell'avvocato del popolo ha saputo tenere e non credo sia corretto fare il confronto con il risultato della volta scorsa per dire che non hanno da festeggiare. Con l'aria che tirava hanno da festeggiare eccome. Il movimento ha indubbiamente fatto un ottimo risultato al sud. E qui si aprirebbe un discorso sul tema-sud fatto senza ipocrisia e che parta dal fatto che lo stivale è molto lungo ed eterogeneo. Varrà la pena di ricominciare a ragionare di questione settentrionale.
Renew Europe: l'elettorato centrosettentrionale pragmatico e riformista, amareggiato e deluso da questo PD, ha trovato una collocazione ma l'operazione svuotamento del bacino di Forza Italia non ha funzionato (nonostante la miniscissione sul tema della governabilità). Ora si tratta di dare gambe e organizzazione al nuovo soggetto.
PD: Letta ha giocato d'anticipo mettendo sul piatto la non candidatura al congresso della primavera 2023 in modo di restare in sella alcuni mesi. Ma nel frattempo cosa farà il PD? Come imposterà e su quali temi la opposizione? Farà il congreesso sul campo largo? Cosa si diranno i dirigenti dei caminetti?
Verdi e Sinistra Italiana: hanno superato il 3%. Non li vedo agire da protagonisti sia nel sociale, sia nelle tematiche energetiche. Non c'è trippa per gatti alla estrema sinistra se non per qualche movimento contestativo destinato alla inconcludenza.
Il quadro è definito, si faccia il governo prima possibile e, affrontati i temi sul tappeto (dalla energia alla politica estera) si ricominci a discutere di riforme del quadro istituzionale e di efficienza dei governi.