cronache dal Premio Nobel per la Stupidità – di Roberto Ceriani

Per alcuni giorni ho avuto un po’ di febbre. L'incubo Covid è sempre all’erta e volevo vedere tranquillamente il mio nipotino e vari amici da incontrare nel weekend. Decido allora di fare un tampone rapido in farmacia.

Telefono a una dozzina di farmacie milanesi per prenotare, ma non c’è più posto in nessuna! Tutte hanno decine di persone in coda per fare il tampone.
Alcune farmacie hanno prenotazioni esaurite per i prossimi 10-12 giorni; altre non rispondono neanche più al telefono. Alcune farmacie vendono 4 tamponi al prezzo di 3; altre fanno abbonamenti per 10 tamponi a 100 euro. Quando chiedo di prenotarmi un tampone per oggi un farmacista un po’ irriverente scoppia in una sonora risata…

Finalmente, dopo numerosi tentativi, trovo una farmacista che dice: “Guardi, sono esasperata per i tamponi che mi fanno passare intere giornate al telefono, ma lei è fortunato! Un paio di minuti fa abbiamo avuto una rinuncia e c’è un posto fra due ore”. BINGOOOO!!!! Se avessi chiamato solo 5 minuti più tardi avrei perso il posto della lotteria! Oggi è il mio giorno fortunato e quasi quasi mi compero un Gratta-e-Vinci!

Ma i non-vaccinati si rendono conto di quello che stanno provocando con i loro capricci? Migliaia di operatori sanitari e farmaceutici sono costretti a pensare a loro invece di provvedere alle cure per i malati! Se io mi siedo davanti a uno sportello delle poste mi denunciano per “Interruzione di pubblico servizio”, ma i non vaccinati stanno facendo lo stesso!

Anzi, il mio sportello delle poste bloccherebbe solo una ventina di utenti, mentre loro ne bloccano centinaia di migliaia fra cui molti malati! Ma non si vergognano? Capisco quando il sistema sanitario si era bloccato mentre morivano 700 persone al giorno solo in Lombardia. Capisco quando è stato messo sotto immenso sforzo per vaccinare 500.000 persone al giorno.

Invece metterlo oggi così a dura prova proprio non lo capisco; anzi, per essere sincero, lo capisco ma preferirei non capirlo! Se poi penso che questi approfittatori di non-vaccinati manifestano liberamente nelle piazze grazie a noi 43 milioni di vaccinati mi domando cosa frulla nella loro scatola cranica.
Ma si rendono conto che senza noi vaccinati sarebbero ancora chiusi in casa a sperare che il cane debba pisciare per avere la scusa per uscire? Ripeto: ma non si vergognano?

Per la cronaca: alla fine ho fatto il tampone, che è un mio diritto-dovere per la mia tranquillità e per motivi di buona educazione civica e sanitaria. L’ho fatto grazie alla vincita di una lotteria imposta da chi pensa di avere il diritto di scelta, cioè il “diritto” di mettere a rischio la salute di tutti. Per la terza volta: ma non si vergognano? Ovviamente, per la mia Sacra Privacy, non vi dico l’esito del tampone, però ve lo faccio intuire: potete frequentarmi senza rischi…

Venerdì 15 ottobre ore 14.00. Vedo al TG3 una lunga fila di persone davanti a una delle poche farmacie milanesi che fanno il tampone senza prenotazione.
La giornalista chiede a un cittadino in coda: “Perché lei è qui?”. “Perché oggi non mi hanno fatto entrare al lavoro”. “Ma lei non sapeva che da oggi non si può entrare al lavoro senza GreenPass?”. “Si, lo sapevo, ma pensavo che mi avrebbero fatto entrare lo stesso

A parte il pessimo uso della parola “pensare”, la risposta meriterebbe il PNS (Premio Nazionale Stupidità) ma, date le circostanze odierne, può puntare ancora più in alto; infatti oggi è venerdì e il GreenPass dura solo due giorni, quindi Mr. Allocco lunedì sarà al punto di partenza e dovrà “pensare” di nuovo che lo facciano entrare lo stesso… Adesso capisco perché non esiste il Premio Nobel per la Stupidità: vogliono evitare lunghissime code di aspiranti capaci e meritevoli…

Leggo i risultati di un’indagine fra i medici del servizio pubblico dei Paesi europei . Oltre il 90% si dichiara favorevole alla vaccinazione obbligatoria per chi lavora nella Sanità e oltre l’80% vuole l’obbligatorietà anche per tutta la popolazione. In controtendenza sono solo i medici della Romania, dove il 72% è contrario alla vaccinazione obbligatoria, sia per il personale sanitario sia nella popolazione generale. La Romania è uno dei Paesi europei più colpiti dal Covid.

Con 500 casi ogni 100.000 abitanti nell’ultima settimana è seconda solo ai 632 casi della Serbia. Per confronto: l’Italia è a quota 29 (numero tranquillizzante che però nasconde un preoccupante totale di 17.400 casi). E’ curioso poi leggere che i medici rumeni chiedono un aumento dei posti letto in terapia intensiva per far fronte al continuo crescere del numero di malati di Covid. Vedo che si allunga la coda di aspiranti al Nobel sopra citato…