un po’ di numeri in vista delle elezioni comunali di Monticiano

Penso di fare cosa gradita ai miei lettori nel presentare una lettura dei risultati elettorali a Monticiano distinguendo i risultati delle politiche da quelli delle comunali. Non analizzo, per non esagerare, i dati delle europee e delle regionali.

A queste ultime (2020), nonostante la campagna messa in campo da Salvini con l'obiettivo di abbattere la Toscana Rossa, Eugenio Giani, candidato unitario del centro sinistra ha vinto con 312 voti 50.2%, Susanna Ceccardi 258 voti 41.6%, 5 stelle e sinistra-sinistra sul 3%. A proposito la Ceccardi che si era tenuto in caldo il seggio di parlamentare europeo, dovendo scegliere, si è ben guardata dall'accettare il ruolo di consigliere regionale ed è tornata a Cascina-Bruxelles.

Come si vede confrontando con i risultati assoluti delle comunali e delle politiche, alle regionali c'è stato un notevole calo di voti validi . Un altro dato da tenere presente è la ininfluenza alle tornate amministrative del fenomeno 5 stelle.

Ancora una premessa relativa alle fonti, dal sito del ministero degli interni è impossibile risalire ai risultati delle elezioni precedenti la elezione diretta dei sindaci (lo stesso vale per il sito di Regione Toscana) e ho trovato i soli dati del 1985 ma senza numeri e riferiti agli eletti: sindaco Cosci e vicesindaco Pozzi; PCI 12 consiglieri, DC 3 consiglieri.

A guardare i dati odierni direi che siamo su un altro pianeta e si spiega così la difficoltà del personale politico di centro sinistra a confrontarsi con il resto del mondo in maniera pacata e non nostalgica (gli altri, magari vincono le elezioni, ma sono comunque figli di un dio minore). Dalla lista Un futuro per Monticiano che presenta un ex democristiano come Giuliano Rosi giungono segnali di pacatezza. Si vedrà. Sarà ancora interessante vedere in percentuale il risultato di Enrico Letta, segretario del PD, che corre per il seggio di Padoan alla Camera e, togliendo tutti i simboli di partito dalla scheda, è riuscito ad avere l'appoggio sia di Italia Viva sia dei 5 stelle.  Viene a Iesa domani mercoledì 22 settembre nel pomeriggio e sarà interessante sentire cosa dice di MPS, dei problemi di Siena e di quelli di Monticiano. E' un suo diritto farsi accompagnare da Giuliano Rosi ma ci sono dei pro e dei contro e lo si vedrà ad urne chiuse dal confronto tra i risultati di Letta e quelli di Rosi.

I dati delle elezioni politiche sono i seguenti (con qualche nota a corredo):

  • elezioni 1946 PCI 55% DC 24% PSIUP 13%; da dopo la caduta del fascismo il PCI risulta molto forte (effetto resistenza e politiche sulla mezzadria)

  • elezioni 1948 Fronte popolare 58 % DC 33 % lieve recupero della DC e arretramento del Fronte Popolare

  • elezioni 1953 PCI 54% DC 30% PSI 9% situazione stabile nonostante la battaglia nazionale contro la legge maggiortitaria voluta da De Gasperi (la cosiddetta legge truffa)

  • elezion 1968 PCI+PSIUP 54%  DC 29%  Partito Socialista Unificato 13% lieve risalita dei socialisti, unificati con i socialdemocratici con perdita della costola di sinistra nel 1964 (nascita dello PSIUP)

  • elezioni 1976 PCI 53%  DC 30% PSI 11% nel resto del paese grande avanzata comunista, ma qui situazione stabile

  • elezioni 1987 PCI 47% DC 25%  PSI 23% inizia l'erosione del PCI mentre cala la DC e cresce nettamente il PSI (è iniziata l'era Craxi)

  • elezioni 1992 PDS 40%  PSI 23% DC 22%  Rifondazione 8% Il PCI si è sciolto e nasce Rifondazione, DC in calo superata dai socialisti che tengono (in attesa di saltare per aria su mani pulite)

  • elezioni 1996 PDS 42% Forza Italia 14% Alleanza Nazionale 13% Rifondazione Comunista 12% Centro Democratico 7% Il sistema politico si è modificato in profondità – inizia ad esserci un centro destra, DC scomparsa, PSI scomparso, compare Alleanza Nazionale (Fini) che tenta di sdoganarsi dal marchio fascista

  • elezioni 2001  DS 38% FI 24% Margherita 9% AN 8% Rifondazione 7% prosegue il calo degli ex comunisti al minimo storico, ancora separati dagli ex democristiani che stanno nella Margherita

  • elezioni 2013 PD e SEL 46% PDL FI Lega 19% 5 stelle 24% Monti 6% Sono nati il PD e Sinistra Ecologia e Libertà (Vendola) c'è il primo boom dei 5 stelle e il flop (rispetto alle attese) di Monti e anche del Polo delle Libertà

  • elezioni 2018 PD e minori 36% centro destra 30% 5 stelle 24% è nato il sistema tripolare. Nel collegio senese viene eletto Giancarlo Padoan allora ministro della economia, poi dimessosi per entrare nel board di UNICREDIT. Per questa dimissione si tengono in contemporanea alle comuynali le elezioni politiche su Siena 

Il quadro negli anni è progressivamente mutato, il consenso all'area comunista ed ex comunista si è dimezzato, nonostante l'assorbimento dei DC di sinistra; la DC è sparita e lo stesso vale per il PSI che era arrivato sino al 23 % alle elezioni dell'87 (dato visibile anche alle comunali).

Per quanto riguarda le elezioni comunali, come detto sia dai siti del ministero degli Interni, sia da quelli di Regione Toscana non si riesce ad andare all'indietro rispetto al 1985 e dunque non mi è stato possibile risalire all'epoca delle sindacature Fattorini che, nel 1985, compare per l'ultima volta come consigliere comunale PCI.

  • elezioni 1985 PCI 12 consiglieri, DC 3 consiglieri, sindaco Cosci

  • elezioni 1990 PDS 6 consiglieri, PSI 4 consiglieri, DC 3 consiglieri (tra cui Graziano Fabbri e Giuliano Rosi), indipendenti 2; sindaco Cosci (maggioranza DC, PSI)

  • elezioni 1995 le prime con la elezione diretta dei sindaci; vince Annamaria Guerrieri (centro sinistra) 687 voti 67%, Aldo Magrini (lista civica centro destra) 386 voti 35% – Giuliano Rosi viene eletto consigliere, nominato vicesindaco, il 26/5/95 si dimette da consigliere e rientra in amministrazione come assessore esterno. Rimarrà in carica sino al febbraio del 96 quando si dimette definitavente per ragioni di natura lavorativa. L'altro assessore è Marzio Brogi (anche lui dimissionario) mentre altri vicesindaci sono stati in periodi diversi Stefano Ciccarelli e Graziano Fabbri

  • elezioni comunali 1999 Annamaria Guerrieri (centro sinistra) 509 voti 52%  Sandra Brunetti (lista civica centro destra) 470 voti 48 %; grossa erosione di consenso; la sindacatura Guerrieri si interrompe prima della fine mandato per dimissioni della maggioranza del consiglio. Tra i consiglieri di maggioranza troviamo Graziano Fabbri, Giacomo Radi, Gabriele Ricci. Non conosco i dettagli di questa storia, che ha lasciato strascichi e ferite aperte, la racconterà qualcun altro

  • elezioni comunali 2002 Mauro Cresti (lista Ulivo) 640 voti 68%, Luca Samà Lista civica 300 voti 32% vicesindaco Graziano Fabbri; Cresti riconquista voti; è la sindacatura delle grandi opere e di molte iniziative grazie all'ancora disponibilità, come cassaforte a disposizione dei comuni, della fondazione MPS

  • elezioni comunali 2007 Mauro Cencioni (l'Unione) 628 voti 76%  Caterina Brogi (lista civica di centro destra) 194 voti 24%; debacle della destra ed effetto trascinamento della sindacatura Cresti; assessori tutti esterni e tra essi Sandra Becucci, futuro sindaco; entra in consiglio comunale Mircko Giorgini. Le liste di centro sinistra toccano il massimo storico in percentuale ma nel corso di questa sindacatura perderanno molti consensi. La seconda lista ottiene 4 consiglieri su 12. Cencioni è contemporaneamente presidente di Terme di Petriolo spa e, in questa sindacatura si realizza l'insediamento di Campo Romito a Iesa (con i noti problemi e il trascinamento delle opere di urbanizzazione incompiute). Tra i consiglieri è eletto Bruno Alfonsi che si ripresenta ora nella lista di Giuliano Rosi

  • elezioni comunali 2012: Sandra Becucci (lista PD) 342 voti 45.5, Mircko Giorgini (lista civica Aria Nuova) 256 voti 34%, Lucia Ganozzi (SEL) 78 voti 10%, Patrizia Palumbo (lista civica Insieme per Monticiano) 76 voti 10%. I consiglieri comunali, per legge, scendono da 12 a 6, 4 di maggioranza e 2 di opposizione (Mircko Giorgini e Alessio Serragli). Le altre due liste non ottengono consiglieri. Assessori esterni Graziano Fabbri e Serena Bartalucci. Durante la sindacatura Becucci avvengono la querelle sulla centrale a biomasse, bloccata da un ricorso al TAR, il blocco dell'insediamento e campo da golf a Campora per errata procedura e diniego da parte di Regione Toscana, la cessione per incorporazione di Terme di Petriolo spa alla Antica Querciolaia. La gestione Cencioni ha distrutto il capitale in un rapporto 10 a 1 e la cessione è la soluzione alternativa al fallimento della società. Parte il progetto per il recupero del sito archeologico di Petriolo.

  • elezioni comunali 2017: Maurizio Colozza (Uniti per il Rinnovamento) lista civica con esponenti di varie aree politiche 374 voti 51%, Serena Bartalucci (lista civica di centro sinistra) 359 voti 49%. Il PD ha oscillato e, dopo aver impostato (su mia indicazione) una campagna elettorale che partiva da assemblee tematiche di ascolto in vista di una apertura civica vera, inclusa la scelta del candidato sindaco, alla fine opta per la solita lista civica di centrosinistra e imposta la sua campagna elettorale sui pezzi da 90 portati da fuori (sindaci della Unione dei Comuni, presidente della Provincia, consiglieri regionali e deputati). Matita spuntata, la lista di centro-sinistra perde di misura, e per la prima volta a Monticiano c'è un cambio di area di maggioranza. Bartalucci recupera qualche voto rispetto al 2012 ma il grosso dei voti che si erano orientati su Ganozzi e Palumbo vanno alla lista Colozza che vince le elezioni. Fatte molte cose, prematura morte di Colozza, 2 anni di Covid ed elezioni anticipate di 1 anno.

E adesso tra poco più di due settimane si vedrà ma un dato è già certo: il voto alle comunali per schieramento politico ideologico è finito.


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