Maurizio Colozza

Non è facile fare il Sindaco nel 2021. Tutti si riempiono la bocca della importanza della istituzione Comune, della importanza dei Sindaci, del fatto che lo Stato Democratico parte necessariamente dal territorio. Il Sindaco è il responsabile della sanità e igiene pubblica, è il responsabile del governo del territorio, è il responsabile dell'ordine pubblico e poi … poi vai a vedere e Maurizio Colozza, anni 71, colonnello dei Carabinieri in pensione, già comandante della stazione di Poggibonsi e poi responsabile del nucleo operativo a Siena, muore di Covid perché non è stato vaccinato. Pochi mesi fa era morto allo stesso modo suo fratello di 69 anni.

Si è preso il Covid probabilmente in famiglia (ma chi lo sa?) e all'inizio ha cercato di continuare, poi è stato ricoverato con il casco, poi è finito in terapia intensiva e poi è morto. C'è qualcosa che non funziona nei servizi televisivi che ti mostrano Mattarella e Draghi che fanno la fila, che aspettano il loro turno (per età), servizi televisivi che giocano di sponda con la antipolitica. Ma che bravo Draghi, ma che bravo Mattarella che aspettano il loro turno e fanno la fila.

Staimo combattendo una guerra contro un nemico del tutto speciale che opera su dimensioni di poco superiori a quelle degli atomi e contro il quale non possiamo replicare con i farmaci, perché il Coivid non è nemmeno vita, il virus è DNA impazzito e abbiamo a disposizione solo il nostro sistema immunitario, indebolito dagli stili di vita e dalla vita sociale e rafforzato dalle vaccinazioni.

Siamo in guerra. Voi conoscete qualche guerra di tipo tradizionale in cui il comando generale si trova in prima linea e senza protezioni? Diciamolo una volta per tutte e invece di riempire il sito del comune di lettere di condoglianze, si abbia il coraggio di prendere qualche provvedimento dicendo che prima di vaccinare gli avvocati bisogna assimilare gli amministratori politici ad ogni livello al restante personale che si occupa di emergenza (medici, infermieri, volontari della Croce Rossa, autisti dei mezzi pubblici, professori coinvolti nella didattica in presenza). E il primo giornalista che fa lo spiritoso con le palle degli altri si abbia il coraggio di metterlo alla gogna come si è fatto in questi giorni con quella signora che ha fatto la spiritosa sulla divisa del generale Figliuolo.

Maurizio era una persona buona e disponibile. Ascoltava i diversi punti di vista e poi, come capita a chi fa il dirigente di qualsiasi tipo e in qualsiasi ambito, decideva in solitudine. A me è capitato più volte quando facevo il dirigente scolastico. E' fondamentale ascoltare tutte le campane per conoscere la situazione che, molto spesso è complessa e multiforme.

Adesso che Maurizio non c'è più cerchiamo di imparare qualcosa dalla sua storia e dalla sua vita perché con la sua morte ci sarà da eleggere un nuovo Sindaco e ci sarà bisogno di un impegno multiforme e solidale da parte di tante persone per il bene della nostra comunità. Più ce ne saranno e meglio sarà, in maniera indipendente dagli schieramenti in cui si collocheranno.