assemblea milanese dei DS

Sono preoccupato per la impreparazione con cui il sistema scolastico (a partire dai vertici) si sta avvicinando alla applicazione della riforma.

Si parte in ritardo e dunque non bisogna aumentare le complicazioni inutili.

iscrizioni alle prime

  1. Dopodomani partono le iscrizioni alle prime superiori. Per decisione di Regione Lombardia si faranno solo per via telematica presso le scuole medie. Il software non è ancora disponibile (si è visto solo in versione demo ai corsi di formazione). L’obiettivo è lodevole, gestire il tutto con un’unica banca dati. Ma … se non è disponibile a 48 ore dall’inizio …
  2. Il sistema non gestisce le scelte di indirizzo e men che meno le opzioni, ma sceglie solo la istituzione scolastica e dunque la famiglia non potrà indicare quale seconda lingua sceglie o, negli ITIS, a quale specializzazione (indirizzo) iscrive il proprio figlio. C’è tempo per scegliere, si dirà …NO, alcune cose iniziano dalla prima o al più tardi dalla seconda. Dunque alcune scelte si dovranno fare in prima ma nè le scuole medie nè le famiglie lo potranno fare.
  3. La gestione degli esuberi (ho scelto la scuola X, ma non c’è posto) si farà tra il 26 marzo e il 6 aprile (a ridosso delle vacanze di Pasqua) dopo di che dovremo fare le classi.
  4. Si è chiesto di poter gestire il tutto in parallelo con il cartaceo solito: per ora la risposta è no.

profili orari

In molte scuole si avranno orari settimanali molto diversi. Nella mia, a seconda della classe e dell’indirizzo 27, 32 34, 36.

Sarebbe utile una indicazione chiara e scritta in un provvedimento sul fatto che (non ridete) le ore di 60′ sono di 60′. Ci sono due possibilità:

  • o si fanno moduli orari di durata inferiori e i docenti (che sono pagati per ore di 60′) daranno del tempo di insegnamento da usare in altre attività (recuperi, eccellenza, tutoraggio, …)
  • o nelle scuole con più di 30 ore si prevede un rientro pomeridiano

Mi piace di più la seconda ipotesi perché è ben noto che l’attenzione dopo le prime due ore cala molto rapidamente e con un orario spezzato si incastrano meglio le attività laboratoriali; e poi la Gelmini ha sempre detto che le ore settimanali diminuiscono ma il tempo scuola aumenta. Un collega in vena di paradossi ha detto: visto che l’intervallo conta nel tempo scuola, si potrebbe iniziare alle 7.30 con un intervallo di mezz’ora dal quale gli studenti si autoesentano e il sistema funziona.

gestione degli organici

Se in linea di massima conosciamo le classi a fine aprile (ma sarà dura) potremo nel mese di maggio avere una ipotesi di organico di diritto, ma

  1. non si sa quando uscirà il Decreto Ministeriale che dice su quali materie e per quante ore si fanno i tagli (negli ITI da 36 a 32 ore); anzi non si sa neanche se uscirà o saranno le scuole a decidere sulla base di criteri di massima (Dirigenti? Collegi Docenti? Consigli di Istituto)
  2. da lì in avanti ci saranno da gestire gli esami di stato (che iniziano con gli esami preliminari per i privatisti in maggio) e gli scrutini di fine anno, dopo i quali si conosceranno promossi, sospesi e bocciati e dunque si potrà ritoccare la stima già fatta a maggio
  3. i perdenti posto inizieranno le procedure di sistemazione: per andare dove se i posti si perderanno quasi ovunque?
  4. Gira la voce ufficiale che il DPR per la riorganizzazione delle classi di concorso verà rinviato di un anno. Ciò ha il vantaggio di diminuire le complessità in fase di prima applicazione e di andare a regime con gradualità; ma poiché i perdenti posto ci saranno anche a classi di concorso invariate bisognerà dire come vengono ricollocati, quando e con quali procedure (tutte cose che stavano scritte nella bozza del DPR)

Non sto descrivendo l’apocalisse; sto sottolinenando la necessità di avere provvedimenti centrali tempestivi e lungimiranti (con indcazione di tempi e processi con a fianco delle date) e di avere delle unità operative su scala provinciale in grado di analizzare preventivamente le complicazioni e dare indicazioni.

calendario scolastico regionale

Sembra  che, con tutto questo, Regione Lombardia intenderebbe anticipare molto l’inizio delle scuole. Quando si dice … piove sul bagnato.