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ripensando a Corrado e al Covid — 17 commenti

  1. Corrado non solo me lo ricordo. E stato lui a convincermi che studiare e basta non era sufficiente , che conoscere era il solo modo per uscire dalla sudditanza nella quale ci aveva costretto il
    Capitale. Lui quello che mi convinse a criticare tutto, specie le mie false sicurezze, il mio partito di provenienza. Corrado veniva a fisica di sera, ma non era un lavoratore studente, veniva ad imparare la “straordinaria energia” come la chiamava lui della classe operaia. Non si vergognava della sua provenienza, non era certo colpa sua, veniva a fare un bagno di umiltà. Per lui la dignità era la cosa più importante che ci fosse, e una sera, durante l’occupazione del centro di calcolo, ricordo che
    Mi disse “ magari questa battaglia la perderemo, magari perderemo anche la guerra, ma ormai la nostra dignità, la tua, la mia, quella di migliaia di poveri, quella non c’è la potranno più togliere. Quella frase mi ha accompagnato per tutta la mia vita. Grazie Corrado, lo so che ti ho già ringraziato quando ci siamo visti per il 50 mo del 68. Ma ti ringrazio ancora adesso. Rest in peace my friend, I will miss you 
    Gianni

  2. Cari tutti,
    Ho riletto due volte prima di capacitarmi. Le persone che abbiamo conosciuto in periodi così ricchi e intensi e poi abbiamo rivisto in rare occasioni le ricordiamo sempre come allora: giovani ed entusiaste.
    E allora diventa difficile accettare che il virus se lo sia portato via come tanti altri, come potrebbe capitare ancora.
    Aggiunge una grande tristezza in momenti già difficili.
    Un caro saluto a Corrado e grazie per avercelo fatto sapere
    Mariola e Paolo
     

  3. Leggo con una profonda stretta al cuore, a momenti senza crederci. Mi assalgono i ricordi, un poco sparsi e un poco confusi, dei vari momenti passati durante i momenti di lotta comuni e tra il sorgere di lacrime e la tristezza infinita mi mancano le parole per andare avanti a scrivere queste poche righe.
    Pensando a quanto abbiamo fatto tutti assieme nel lontano passato mi assale un pensiero che mi ha guidato in questi anni: forse ci avete sconfitti, ma perdio (quello laico) non potrete mai contare su di me.
    A momenti siamo stati lontani causa le vicissitudini della vita ma, Corrado, in altri momenti abbiamo fatto, combattuto, cause comuni.
    Ciao con grande tristezza da
    Gipo

     

  4. Grazie Lupo.
    Notizia davvero straziante, anche per le circostanze di iniziale miglioramento che ci hai riferito.
    Per un breve periodo, Corrado aveva abitato cone me in via Ceradini, verso il 70-71, insieme a Flavio Crippa, Sergio Casadei e Gesù.
    Lo ricordo con grande affetto. Ci si era persi di vista, ma ultimamente, grazie a Facebook, mi ero messo a seguire con interesse i suoi post di astronomia e astrofisica.
    Davvero, cerchiamo di rivederci tutti quando questo incubo sarà finito
    Un abbraccio a tutti
    Ambrogio
     

  5. Che brutta notizia. Io ho lavorato con Corrado più volte, invitandolo alla mia trasmissione di scienza su radio 24. E stavo per farlo ancora a giugno prossimo. E poi ricordo bene i tempi in cui la sua rivista era edita dallo stesso editore di SE, scienza esperienza, dove lavoravo io.
    Corrado era una persona di una grande gentilezza e immediatezza nei rapporti.
    Che grande dispiacere.
    Sul nostro sito nel quale rappresentiamo la nostra attività sui temi di scienza e tecnologia, abbiamo aperto una sezione dedicata a Corrado con l’audio di una intervista che gli facemmo qualche tempo fa a Moebius, su Radio 24.
    Questo è il link

    https://www.triwu.it/ricordo-corrado-lamberti

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