Il percorso proposto consente di scendere a Petriolo e da lì proseguire per le zone di confluenza della Farma nella Merse e poi della Merse nell'Ombrone. Per ritornare alla strada di Petriolo si attraversano molti poderi in esercizio. Giunti a Petriolo si va a Iesa da un percorso diverso da quello seguito all'andata. Come si vede dalla mappa il percorso, volendo, può essere spezzato in due anelli distinti che si incrociano a Petriolo.
Dalla piazza di Iesa Lama (casa dell'acqua e bottega bar nelle vicinanze) (P) km 0 si imbocca via dell'Aia e la si percorre transitando dalla vecchia pieve di San Michele Arcangelo km 0.6 (1) e si sbuca sulla strada provinciale delle pinete. Si gira a destra e si prosegue sino ad un imposto dove si si imbocca a destra una sterrata in discesa dal fondo irregolare che costeggia il poggio della Croce (2) km 2.5.
Come per tutti crinali dei poggi si tratta di bosco a pino e albatro. Quando si entra nella zona di bosco tra il fosso di Bucoli e quello dei Cavoni (due tributari della Farma) la strada piega leggermente a sinistra mentre mutano le caratteristche del bosco e compaiono lecci, querce e più avanti sughere. Al km 3.3 (3) la strada piega a U; si trascura una strada di bosco che scende verso la Farma in un bel bosco di sughere e si scende rapidamente per una trentina di metri sino ad un'altra curva ad U dove il fosso dei Cavoni, che a monte forma una bella pozza, scende rapidamente verso il basso.
La strada è caratterizzata da un po' di saliscendi tra bei boschi di sughere sino a giungere al punto quotato (4) al km 4.4 dove incrociamo la strada di collegamento tra il podere Monti e il podere Gamberucci (siamo all'interno della tenuta il Santo). Proseguiamo sempre in discesa con panorami aperti su entrambi i lati (val di Farma a destra e valle dell'Ombrone a sinistra) sino a giungere ai ruderi del podere Gamberucci (dove si trova anche qualche vestigia medioevale) (5) km 5.1.
Al podere Gamberucci scendiamo a sinistra su una strada in cemento e asfalto verso i ponti della superstrada. Nel caso di blocchi al transito per i lavori di cantiere si può scendere a destra attraverso una strada poderile che scende ai campi sotto Gamberucci dove si incontra la strada Solaia Petriolo – sentiero RSMF3 . Si seguono le strade di cantiere sino al punto (6) al km 5.6 dove arriva anche il percorso RSMF3 di cui si è detto.
Si prosegue su strada sterrata sino a sbucare in corrispondenza di una sbarra (7) al km 6.2 alla strada comunale di Petriolo ormai a ridosso dell'area termale. Si gira a destra e in breve si arriva alla antica Locanda, alle ex terme pubbliche recentemente riaperte (2022) dopo la privatizzazione e, poco più avanti, sulla sinistra all'accesso alle terme libere al km 6.4 (8). Dopo la eventuale sosta si arriva al ponte, da cui si gode una splendida vista sulla Farma e sulla zona termale e si inizia a salire su asfalto. Lungo la sponda destra della Farma sono presenti alcuni percorsi ma si tratta di tracciati poco frequentati e in stato di abbandono.
Si prosegue in salita su asfalto sino al km 7.3 (9) dove in corrispondenza di una curva a destra si piega a sinistra e si inizia a scendere verso la Farma. La strada spiana nei pressi del Podere Santa Lucia (10) km 8.9. Qui inizia il pian di Farma che sarebbe interessante percorrere rimanendo lungo la sponda ma il podere è recintato per la presenza di animali al pascolo. Al di là del pian di Farma, la Merse crea una enclave alluvionale formando una U al culmine della quale i due corsi d'acqua si incontrano. Di là dal Farma si trova un grande podere della Tenuta il Santo (podere la Casaccia) con allevamento di vacche maremmane.
Al bivio di km 9.6 (11) lasciamo la strada per il podere Poggiali prendiamo a sinistra e ci dirigiamo verso l'agriturismo val di Farma km 10.2 (12). Lo aggiriamo dopo una eventuale sosta) e ci dirigiamo verso la Farma piegando verso est. Arriviamo così al punto di confluenza dei due fiumi che disegnano con il loro corso i confini del territorio di Monticiano (13) km 10.5.
Giunti alla confluenza, se si risale la Farma per un centinaio di metri, si arriva ad un punto in cui, nel periodo estivo, si può sfruttare un guado e passare sul lato monticianino del podere Casaccia. Pieghiamo a destra e seguendo un tracciato evidente e ben delimitato andiamo a riprendere la strada del podere Poggiali e al bivio prendiamo a sinistra superando il podere al km 10.9 (14). Seguiamo la strada sterrata, superiamo il podere Capanna, in stato di abbandono, e pieghiamo a sinistra sino a riavvicinarci alla Merse al km 12.3 (15).
Da qui partiva una sterrata diretta al mulino di Pari, ormai abbandonata, e procediamo dunque a bordo campo sino a giungere al Mulino di Pari, presente anche nelle mappe più antiche, ora ristrutturato e dove si può notare sia la gora che prendeva acqua in corrispondenza di una curva della Merse, sia il grosso scivolo che l'acqua seguiva per arrivare alle pale (16) km 12.9.
Al Mulino di Pari proseguiamo diritto per dirigerci al punto in cui la Merse confluisce nell'Ombrone dando all'Ombrone un contributo idrico più che rilevante (17) km 13.5. Siamo in una piana riparia alluvionale con presenza di cespugli di sponda e sabbia ed esploriamo a piedi la zona avvicinandoci alle sponde (presenza di pesci e di stormi di cormorani e altri uccelli acquatici). Dal piazzale sterrato antistante il fiume effettuiamo un percorso ad U su strada un po' inselvatichita e superiamo l'agriturismo il Casalino km 14.3 (18). Agriturismo aperto in ambiente naturale isolato e selavggio.
Seguiamo la strada vicinale di Pari sino ad incrociare una sterrata più ampia dove pieghiamo a sinistra in corrispondenza del Podere Casal Cerro (19) al km 15.1. Dal Podere Casal Cerro proseguiamo in direzione sud sino al podere San Romano al km 16.8 (20) dove incrociamo la Strada vicinale delle Capannacce.
Superiamo il podere San Domenico (A) km 17.3 e poco più avanti, al bivio di km 17.9 prendiamo a destra (direzione Nord). Inizia qui il tratto di massima pendenza con zone in cui il fondo è stato realizzato in cemento per raggiungere Casale Palazzesi (B) km 18.1. Da Casal Palazzesi procediamo verso nord ovest seguendo una strada vicinale in salita che ci porta alla quota massima di Casalmaggiore (C) km 21.5, quota 359.
Proseguiamo ulteriormente, sino a sbucare sulla strada provinciale di Petriolo nei pressi del podere Ansanino dove pieghiamo a destra (D) km 20.7. Segue (su asfalto) la discesa sino a Petriolo km 22.8 dove vale la pena di effettuare una sosta per visitare l'area archeologica.
Da Petriolo ci attendono circa 300 metri di dislivello in salita per giungere a Iesa. Si risale verso il bivio della superstrada per Iesa seguendo la strada provinciale di Petriolo e superando il bivio per Il Santo e Montepescini al km 24.3 (E). Si continua a salire, si supera il bivio della superstrada e dopo poche decine di metri si prende a destra la strada sterrata, chiusa da una sbarra, che porta al podere Monti (F) km 26.1.
Al podere Monti km 26.6 (G) lasciamo la sterrata principale che va a Gamberucci e ne imbocchiamo un'altra sulla destra che in poco più di un km di salita ci porta a sbucare sulla strada provinciale (H) km 27.8. Seguiamo la S.P. sino alla diramazione a sinistra (I) km 29.6 che ci consente di visitare la borgata di Iesa-Cerbaia (visita consigliata per la bellezza del piccolo borgo arroccato su un poggio). Dopo Cerbaia km 29.8 (L) proseguiamo per Lama-Iesa con arrivo al punto di partenza km 30.3.
La documentazione tecnica in pdf – MMTB07 su OutdoorActive
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